«Non commento le frasi di Petrachi È il momento di restare uniti»
«Mancini a centrocampo è un’ipotesi, con lui c’è equilibrio. Micki sa fare tutto»
Ci sarà tempo per chiarirsi; eventualmente anche per fare i conti. Da uomo intelligente, Paulo Fonseca sa che non è il momento per rispondere alle parole del d.s. Petrachi (il cui destino è tutto da decidere), che sottendevano sovrapposizioni di ruoli, e per questo avvisa: «Sono totalmente concentrato sull’Atalanta e non voglio commentare le parole di Petrachi. Penso che in questo momento non c’è nessun problema, nessuna divisione. Siamo uniti e stiamo lavorando per fare una buona partita».
Mancini, ritorno a centrocampo?
Per riuscirci, è possibile che l’allenatore pensi a un cambio di modulo, con Mancini schierato davanti alla difesa. «L’importante è non cambiare quello in cui crediamo. So che dopo due sconfitte, tutto è messo in dubbio, ma prima non andava così male. Con Mancini in mediana abbiamo fatto ottime partite e con equilibrio. È una forte possibilità». Chi sembra ancora non pronto per fare il titolare è Perez («Devo essere onesto, sta ancora capendo il calcio qui in Italia. Non è facile che giochi dall’inizio»), mentre crescono le azioni di Mkhitaryan («È uno dei giocatori più intelligenti che abbia conosciuto. Ha esperienza e un’ottima capacità di fare le scelte giuste»). Per il resto, Bruno Peres sembra in vantaggio sulla fascia destra, così come Spinazzola sulla sinistra, ma la vera partita si gioca sul modulo: 4-2-3-1 oppure 4-1-4-1. L’Atalanta, in fondo, è un vero spauracchio. «È una grandissima squadra, aggressiva difensivamente, ma con grande qualità nell’attacco. Sarà una delle gare più difficili della stagione». In effetti, pare davvero uno spareggio.
Pastore rischia due mesi di stop
Titoli di coda sullo sfortunato Pastore. I suoi problemi al polpaccio gli hanno creato problemi posturali all’anca. Ieri è stato visitato a Villa Stuart e farà una terapia conservativa di un paio di settimane e poi si valuterà, ma rischia due mesi di stop. ma. cec.
HA DETTO
Non si cambia quello in cui si crede. Ok le due sconfitte, ma prima non andava tutto male
Sono onesto: Perez sta ancora capendo il calcio in Italia. Non è facile che giochi dal 1’
Paulo Fonseca