La Gazzetta dello Sport

Meloni, difesa e polemiche Il Getafe fa paura al Barça

Il tecnico Bordalas lavorava nei campi, segue Simeone, è 3° con soli 58 milioni di budget. Ma non saluta Setien

- di Filippo Maria Ricci - CORRISPOND­ENTE DA MADRID

Se oggi pomeriggio vince al Camp Nou il Getafe arriva a -4 dal Barça. Che per la stagione in corso ha un miliardo di budget e un tetto salariale di 656 milioni di euro. Il Getafe terzo in classifica in Liga è 14° in quella dei budget (58 milioni) e 16° in quella del tetto salariale (63 milioni). La rosa e lo staff di Bordalas complessiv­amente possono guadagnare un decimo rispetto ai loro colleghi del Camp Nou. Eppure sono li, a giocarsela.

Discrimina­zione

Vittime di una vera e propria discrimina­zione calcistica. Quelli del Getafe sono trattati come dei paria dagli altezzosi difensori del modello unico del calcio. Li consideran­o degli straccioni che pensano solo al risultato e che sposano ogni mezzo (o mezzuccio) per ottenerlo. Noi neutrali, e per di più italiani, potremmo annoverare la cosa come una forma di razzismo sportivo. «Bordalas è il miglior allenatore della Liga, checché ne pensi certa gente» dice con passione Angel Torres, presidente del Getafe.

Cocomeri e giornali

José Bordalas, 55 anni portati bene, ha una gavetta lunga come i campi di meloni e cocomeri di Almeria dove lavorava da ragazzo per tirar su due soldi e aiutare in casa. In alternativ­a vendeva i giornali per strada. Perché era l’ottavo di 10 figli e il «cholismo» gliel’ha insegnato la vita, non il campo di calcio. Termine che non usiamo a caso: Bordalas è considerat­o l’allenatore più simile a Simeone, e viene spesso indicato come naturale successore del Cholo in caso di separazion­e dall’Atletico. «Si gioca come ci si allena» dice Bordalas, che la scorsa settimana ha programmat­o una sessione da 3 ore. I giocatori non si lamentano, perché li ha portati a livelli che nemmeno sognavano. Con i limitati mezzi economici di cui sopra il Getafe un anno fa è arrivato quinto lottando fino all’ultima giornata col Valencia per entrare in Champions. E sabato scorso al Valencia ha rifilato un 3-0 inappellab­ile per consolidar­e un terzo posto che non è più da considerar­e miracoloso, sarebbe irrispetto­so.

Pochi infortuni

Perché Bordalas studia, lavora, prepara. Il Getafe è stata la prima società spagnola ad affidarsi a Zone7: un programma sviluppato da due ragazzi israeliani con passato nei servizi segreti seguito da un passaggio nella Silicon Valley, per prevenire infortuni e migliorare il rendimento: un successo. Oggi Bordalas affronta uno dei suoi peggiori detrattori, il cruijffist­a Quique Setien. Che da quando si sfidavano in Segunda, LugoElche del 2013, gliene dice di tutti i colori. Novembre 2017: «Mi ribolle il sangue quando vedo una squadra giocare così, il loro non è calcio, è un’altra cosa». Da allora i due non si sono più salutati: «Del saluto a Bordalas non parlo» ha detto ieri Setien con i nervi tesi. A Getafe sono più tranquilli: loro non hanno nulla da perdere. Oggi sono al Camp Nou, giovedì aspettano l’Ajax nei sedicesimi di Europa League. Per provare a ribaltare i puristi e la loro idea di calcio più o meno totale.

 ?? EPA ?? Entusiasmo Josè Bordalas, 55 anni, allenatore del Getafe terzo nella Liga spagnola. E’ considerat­o un seguace di Diego Simeone
EPA Entusiasmo Josè Bordalas, 55 anni, allenatore del Getafe terzo nella Liga spagnola. E’ considerat­o un seguace di Diego Simeone

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