La Gazzetta dello Sport

Rebic uomo chiave Ora vale 40 milioni Milan, devi blindarlo

Da rebus a uomo chiave Ma il Milan deve blindarlo

- IL CROATO SEMPRE PIÙ DECISIVO di Bocci, Gozzini, Pasotto

Il suo valore è già cresciuto a 40 milioni, Boban&C. si godono il prestito. Con l’Eintracht sarà dura trattare...

La coppia funziona. Dopo il fattore Zlatan, il Milan ha scoperto il fattore Ic, ormai consolidat­o: perché Ante Rebic si è dimostrato giorno dopo giorno partner perfetto dello svedese. Gioca a tutto campo, anche troppo, non a caso anche contro il Torino è uscito sfinito, ma con la standing ovation di tutto lo stadio. L’inflessibi­le Zlatan non è mai contento di sé, ma pure Ante ha un buon carico di personalit­à. Ha migliorato la sua condizione fisica e il lavoro quotidiano con un fuoriclass­e probabilme­nte ha fatto il resto. «Proprio qualche giorno fa, mia sorella mi ha mandato la foto di un giornale del 2012, dove dicevo che non guardavo Boksic, e il migliore per me era Zlatan. E’ un piacere giocare con lui». E’ un piacere giocare anche con Rebic, vista la propension­e a spendersi nella fase difensiva oltre che in quella d’attacco. Ora le sue azioni sono in ascesa e riscattarl­o dall’Eintracht non sarà semplice. La valutazion­e attuale si aggira sui 40 milioni, ma il Milan ha tempo fino al 2021 per aprire la trattativa.

Due anni quasi d’oro

«Appena arrivato a Milano ho chiarito di non essere un goleador. Adesso però sono contento di questi gol». In un’intervista concessa a Dalmatinsk­i Portal, Rebic ripercorre i suoi primi, difficili mesi a Milano. «Non mi sono mai chiesto se fosse più difficile giocare in Bundesliga o in A: avevo sempliceme­nte bisogno di qualche occasione, di solito le occasioni le sfrutto. Ho avuto l’opportunit­à di giocare con continuità e i risultati stanno arrivando. Sono felice di poter aiutare la squadra come ho sempre fatto, a modo mio». E’ quello che succede anche in nazionale: il c.t. Dalic si è innamorato di Rebic durante la tournée americana premondial­e

Scalata Sempre più su con la Croazia, poi col Milan: e le azioni salgono

Personalit­à «Aiuto a modo mio: mi serviva soltanto qualche occasione»

del 2018 e raramente lo ha lasciato in panchina. Lo ha schierato anche in ottobre, quando Rebic era ai margini del Milan e non sembrava avere benzina nelle gambe, invece nella sua Spalato contro l’Ungheria ha giocato una delle gare migliori. E’ un generoso, Rebic, che concede poco allo spettacolo e alla stampa: anche in questo è simile a Mario Mandzukic. Dopo il ritiro dalla nazionale dell’ex juventino, Dalic ha provato Rebic come attaccante centrale: un ruolo che non fa per lui, ma Ante non è il tipo che si tira indietro.

Uomo chiave

Ora che ha conquistat­o anche i tifosi, sarà difficile farne a meno. Contro la Juve, il 4 marzo, Ibrahimovi­c non ci sarà e per tentare l’ultimo assalto alla coppa Italia ci vorranno anche i gol di Rebic. «Neppure la Juve è in un grande momento. Sarà difficile passare il turno, ma non è finita». Prima ancora c’è la Fiorentina, che aveva portato Rebic giovanissi­mo in Italia: esperienza non brillante, ma a 26 anni il croato è un giocatore maturo e solido. Ora che si sta rivalutand­o, non è il caso per il Milan di aprire trattative con Francofort­e. C’è tempo per as

sicurarsi il cartellino di Rebic, senza che questo influisca sul destino di Andre Silva, che ha fatto il cammino inverso quando Boban e Maldini hanno portato Ante a Milano. «Zvone è super, viene sempre a incoraggia­rci nello spogliatoi­o e spesso agli allenament­i», ha raccontato l’attaccante, nato a pochi chilometri da dove è cresciuto il dirigente milanista.Un legame speciale, ma si è creato un buon rapporto con tutto il gruppo e lo staff. Il nodo del contratto per ora non preoccupa il Milan e il d.s. dell’Eintracht, Bruno Hubner, lascia tutto in sospeso: «Lo scambio si è svolto negli ultimi minuti e non siamo riusciti a concordare alcuna somma per il riscatto. Entrambi gli affari sono stati gestiti rapidament­e. Operazioni legate tra loro? All’inizio sì, ma possono sempre essere slegate», ha raccontato a Kicker. Insomma, ognuno per la sua strada. E se le cose continuera­nno ad andare così, è facile che la strada di Rebic con il Milan si allunghi . Almeno così spera il club che ha scoperto un tesoro last minute.

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