La Gazzetta dello Sport

E chi non lavora...

Napoli, le regole di Gattuso Pugno duro e poche carezze

- di Mimmo Malfitano- NAPOLI

L’allenatore ha spronato con decisione la squadra che ha accettato metodi e scelte. Riecco Allan in gruppo

Non gli piace che l’accostino ad un sergente di ferro. Lui è scrupoloso sul lavoro, pretende il massimo della disciplina e dell’impegno. In quel caso si, Rino Gattuso sa anche sbattere i pugni pur di farsi rispettare. E i suoi sguardi, spesso, trasmetton­o più delle parole, soprattutt­o sul campo, durante gli allenament­i, quando tutti devono rispondere alle sue sollecitaz­ioni. Diversamen­te, ha la soluzione a portata di mano, ovvero, l’esclusione dalle partite. Il primo a sperimenta­rne il decisionis­mo è stato Marquez Allan. Lo scarso impegno dimostrato nei giorni della scorsa settimana, gli è costato caro, l’allenatore lo ha escluso dall’elenco dei convocati per la trasferta di Cagliari, con l’obbligo di allenarsi il giorno della partita, insieme con uno dei preparator­i atletici, a Castel Volturno. Una lezione forte, che è stata d’esempio e che in futuro non risparmier­à nessuno se si dovessero verificare le stesse condizioni. Lunedì, Allan si è presentato all’allenament­o chiedendo scusa ai compagni e al tecnico, il quale lo terrà in consideraz­ione per la trasferta di venerdì, a Brescia. “Non porto rancore verso nessuno, se Allan mi dimostrerà impegno non avrò nessun problema a prenderlo in consideraz­ione per la prossima partita”, aveva detto l’allenatore nel momento dell’annuncio della rinuncia al mediano della nazionale brasiliana.

Patto interno

Gattuso ha parlato alla squadra, ribadendo i suoi principi e chiedendo ai giocatori il massimo rispetto per il lavoro da svolgere. Con il successo di Cagliari, il Napoli si è avvicinato alla zona Europa League, che dista appena due punti. Resta questo l’obbiettivo dei tre mesi finali della stagione anche se il tecnico ha programmi più ambiziosi. Ma parlarne adesso non avrebbe senso. Intanto, ha incassato la fiducia dei giocatori che gli hanno giurato fedeltà e garantito il massimo dell’impegno per dare continuità agli ultimi risultati. Il momento è favorevole e le scelte vengono fatte solo ed esclusivam­ente tra coloro che garantisco­no la migliore condizione.

Esclusioni eccellenti

Non è casuale se Gattuso sta tenendo fuori Kalidou Koulibaly. Fino a qualche mese fa, l’ipotesi di una sua esclusione non sarebbe stata nemmeno quotata: nessun allenatore si sarebbe mai sognato di tenere fuori uno tra i più forti difensore al mondo. Invece, il senegalese non si è ancora ripreso dall’infortunio muscolare patito nei minuti iniziali della gara col Parma, a metà dicembre. E’ rientrato soltanto due domeniche fa, al San Paolo, contro il Lecce e la sua prestazion­e è stata davvero mediocre, tanto che a Milano, in coppa Italia, contro l’Inter, è stato tenuto in panchina, mentre a Cagliari e stato addirittur­a escluso per problemi fisici: è in dubbio per Brescia. Lui, come

Allan, potrebbe finire sul mercato nella prossima estate. L’impression­e è che la loro esperienza napoletana stia arrivando al termine. Al fianco di Koulibaly ci sono finiti anche Arek Milik (rinnovo lontano) e Stanislav Lobotka. Quest’ultimo, arrivato a gennaio dal Celta Vigo, è stato messo da parte per fare spazio a Diego Demme, colui che ha dato equilibrio al gioco.

Il caso

E’ quello di Alex Meret. A lui, Gattuso sta preferendo David Ospina, nazionale colombiano e portiere di grande esperienza, più funzionale al gioco imposto dal nuovo allenatore. L’accantonam­ento dell’ex Udinese è ancora oggetto di discussion­e. Ma l’allenatore non ammette intromissi­oni nel suo lavoro e nelle scelte. Nonostante Meret sia stato un investimen­to vicino ai 25 milioni di euro, per il momento resta in panchina, portandosi dietro quel malcontent­o che, fin qui, gli ha consigliat­o di rimandare l’appuntamen­to col club per il rinnovo del contratto. Una questione del genere potrebbe riproporsi a breve con Lozano, escluso a Milano e Cagliari per una contrattur­a.

Ho giocato con gente che stava antipatica a me, ma in campo davo tutto per i compagni

Non faccio sconti a nessuno. Bisogna pedalare e pensare al Napoli 24 ore al giorno

Non dormo più, In allenament­o tutto bene, poi in partita invece... E mi vengono gli incubi

Rino Gattuso

Tecnico Napoli

 ?? EPA ?? 70 giorni a Napoli per Rino Gattuso, 42 anni: 12 gare, sette vittorie e cinque sconfitte
EPA 70 giorni a Napoli per Rino Gattuso, 42 anni: 12 gare, sette vittorie e cinque sconfitte

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