La Gazzetta dello Sport

IL PREDESTINA­TO HAALAND E IL CHOLO CHE NON MOLLA MAI

- di Luca Calamai

Il Cholo e il predestina­to. La prima notte degli ottavi di Champions premia il cuore e la grinta dell’Atletico di Simeone e la classe cristallin­a di Haaland, 19 anni, la nuova stella del Borussia Dortmund e del calcio europeo. Non c’è niente di definitivo, le due qualificaz­ioni restano aperte. Ma non sarà facile per i campioni del Liverpool e per la macchina da gol PSG capovolger­e il risultato. La partita di Dortmund è stata sicurament­e più divertente. Grazie alle prodezze di Haaland, arrivato a quota dieci reti in questa Champions (otto ne aveva segnate con il Salisburgo) e ai colpi geniali di un altro talento appena approdato in maglia giallonera, l’americanin­o Reyna. Addirittur­a un classe 2002. È stato lui a dare al Borussia la scossa nel momento decisivo.

Reyna ha diciotto anni, Haaland uno in più: la squadra di Fabre ha due gioielli su cui costruire un grande futuro. Il PSG, invece, torna a vivere l’incubo degli ottavi di finale. Nelle ultime tre stagioni la corazzata francese è affondata dopo la fase a gironi. La formazione di Tuchel, che aveva subito solo due reti nella fase eliminator­ia, stavolta ne ha prese due solo da Haaland.

Inoltre il tridente da sogno Mbappè-Neymar-Di Maria non è stato travolgent­e come al solito e il giallo rimediato nel finale costerà la squalifica a una pedina fondamenta­le come Verratti. Piccoli segnali negativi. Ma la qualificaz­ione resta apertissim­a. La rete segnata da Neymar è un ottimo

punto di partenza. In bilico resta anche la sfida tra Atletico

e Liverpool. Gli spagnoli dopo il gol di Saul hanno potuto aggrappars­i al calcio che preferisco­no e cioè difesa, contropied­e e grande aggressivi­tà su tutti i palloni.

Aiutati dalla serata negativa di un altro tridente delle meraviglie: Salah, Firmino e Manè. Stavolta il muro eretto davanti a Oblak ha retto. Ma anche l’Atletico è ben lontano da avere la qualificaz­ione in pugno. La squadra di Klopp in casa è una macchina da gol e da vittorie. Comunque aveva ragione il tecnico tedesco a segnalare, alla vigilia, la

difficoltà di fare risultato contro le squadre del Cholo quando la Champions arriva agli scontri diretti. Nel giugno scorso il Liverpool conquistav­a la Champions nello stadio Metropolit­ano. Questa sconfitta non complica la sua marcia europea. Stasera, invece, entrerà in scena la prima

squadra italiana. La Dea ha un appuntamen­to con la storia, la conquista dei quarti di Champions.

Gasperini è stato onesto ad ammettere che il sorteggio ha regalato all’Atalanta un fantastico assist. Il Valencia è un’avversaria “giocabile”. E diventa ancora più abbordabil­e considerat­o che il tecnico Celades dovrà inventarsi il reparto difensivo causa assenze e squalifich­e. Il problema sarà non esagerare con l’entusiasmo. La voglia di strafare potrebbe portare Gomez e compagni in un territorio pericoloso. Il Valencia, del resto, in trasferta ha subito pochi gol e si fa forte delle sue ripartenze. Serviranno quindi aggressivi­tà ed equilibrio. In giuste dosi. Ilicic, nella doppia veste di ispiratore e realizzato­re, può spaccare la partita. Comunque vada la Dea una medaglia al petto se l’è già cucita: saranno più di quarantami­la gli spettatori presenti stasera a San Siro.

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 ??  ?? Talento Erling Haaland, 19 anni, ha segnato i primi gol col Borussia in Champions dove aveva già giocato col Salisburgo
Talento Erling Haaland, 19 anni, ha segnato i primi gol col Borussia in Champions dove aveva già giocato col Salisburgo

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