Capolavoro di freddezza È in una nuova dimensione
Eadesso trovatelo voi un altro aggettivo da accoppiare a quel nome, già così evocativo di suo. Doro, alias Dorothea Wierer, la nostra signora del biathlon, irrompe nella storia della sua disciplina pur ricca di personaggi plurititolati - e dello sport italiano, al cospetto delle nostre grandi donne che hanno riempito i medaglieri: dalla prima campionessa olimpica, la leggendaria ostacolista Ondina Valla, sino a sua maestà Federica Pellegrini, passando dalle varie Simeoni, Compagnoni, Belmondo, Vezzali, Bellutti, Idem, Weissensteiner, Sensini, Pezzo, Fontana. Certo, le manca ancora l’oro olimpico, ovvero il successo che consacra la carriera di chiunque. Ma il tris iridato, nella fattispecie la doppietta nella stessa edizione dei Mondiali - con la primizia assoluta del trionfo sull’uscio di casa catapultano comunque la finanziera altoatesina in un’altra dimensione. Con la prospettiva tutt’altro che azzardata di incrementare ulteriormente il bottino, soprattutto di confezionare il terzo successo, domenica nella mass start di chiusura già sua un anno fa, che la farebbe diventare la quarta donna della storia a riuscire nell’impresa parliamo di gare individuali - dopo l’ucraina Zubrilova, la norvegese Skjelbreid-Poirée e la tedesca Dahlmeier. La vittoria di ieri è stata ancor più emozionante rispetto a quella di domenica, già da pelle d’oca. Perché al giro di boa di una gara sempre difficile come la 15 km individuale, una sfida di quasi tre quarti d’ora contro il cronometro senza molti riferimenti, Doro sembrava spacciata nella corsa al titolo. Ma la seconda metà è stata un capolavoro, sugli sci e al poligono, che ha tenuto tutti col fiato sospeso sino all’ultimo metro, dove per una manciata di secondi ha trovato un’altra giornata di gloria. Una splendida dimostrazione di forza, di condizione, di freddezza, di tranquillità mentale. La soddisfazione di cui Doro deve però andare più fiera è che grazie ai suoi successi sta facendo innamorare gli italiani del biathlon. Uno sport che fino a non molto tempo fa conoscevano in pochi. E che ora può decollare anche da noi. Per favore, non lasciamo cadere questa occasione.