In campo 51 ore Il nuovo Napoli ha la faccia del maratoneta
Terzino o centrale, con Ancelotti o Gattuso: Giovanni ha conquistato tutti grazie a 3.000’ a tutta birra
Giovanni “Stakanov” Di Lorenzo è l’uomo in più del Napoli, numeri alla mano. Trentaquattro partite giocate tutte d’un fiato, senza mai essere sostituito. fanno 3.060 minuti, 51 ore in campo per l’esattezza. È l’unico giocatore del campionato italiano ad aver superato a febbraio il muro dei tremila minuti in campo in stagione. Neanche i portieri sono stati in campo tanto (Sirigu terzo si ferma a 2940’, secondo è Bonucci con 2944’). Unica eccezione il 22 settembre scorso a Lecce, allora Carlo Ancelotti, sostenitore del turn over più spinto, lo lasciò per l’unica volta in panchina. Per il resto mai un problema fisico o una scelta tecnica che abbia penalizzato il ragazzo arrivato dalla Garfagnana, che si sta rivelando una delle poche certezze nel Napoli schizofrenico di questa stagione: bello nelle Coppe, inguardabile spesso in campionato.
Affidabilità
Da Ancelotti a Gattuso per Giovanni non è cambiato nulla. Nel senso che garantisce una continuità di rendimento che lo ha reso insostituibile oltre che affidabile. Spesso in corsa ha cambiato anche ruolo: passando da terzino destro a sinistro o centrale difensivo, mantenendosi sempre sopra la sufficienza. E dire che, quando il direttore sportivo Cristiano Giuntoli ne concluse l’acquisto per meno di 10 milioni, qualche esperto rimase perplesso, convinto che l’esterno che a Empoli si era messo in evidenza nel 3-5-2 (cominciò la carriera da attaccante, tanto da essere soprannominato Batigol) non fosse adatto per la difesa a quattro. La risposta è nelle prestazioni di Giovanni, che nel frattempo ha convinto anche il c.t. Roberto Mancini ed è uno dei candidati più accreditati nel ruolo in Nazionale per l’Europeo. Adesso il valore di mercato del ragazzo è più che raddoppiato.
Salto triplo
Da Cristiano Ronaldo a Mané del Liverpool, da Haaland (Salisburgo) fino a Griezmann, Di Lorenzo ha marcato gli attaccanti che vanno per la maggiore in Champions e non ha sofferto il salto di qualità, non male per un difensore con solo una stagione in Serie A di esperienza e che fino a tre anni fa giocava a Matera in Lega Pro. Del resto se il Napoli è ancora imbattuto in Champions, è anche per merito suo, visto che Di Lorenzo è stato autore anche dello splendido assist ad Anfield per il gol bellissimo di Mertens, che al momento vale al Napoli il “titolo” di unica squadra ad uscire imbattuta dallo stadio del Liverpool in questa stagione straordinaria per gli uomini di Klopp. Pure domani sera, nell’anticipo contro il Torino, Rino Gattuso e il suo staff stanno valutando se farlo riposare o meno. Ed è impressionante come nei test fisici il toscano emerga come uno degli atleti che smaltisce prima la fatica. Tra l’altro l’allenatore, con Koulibaly ancora fuori, ritiene Di Lorenzo la prima alternativa ai centrali Manolas e Maksimovic. Giovanni risponderà ancora una volta presente e il San Paolo lo applaudirà. Del resto come si fa a non amare uno così, che tra l’altro il suo primo gol azzurro lo ha realizzato alla Juventus.
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Senza paura contro Mané Haaland e Griezmann in Champions
Sul mercato il suo valore è più che raddoppiato in pochi mesi