Handanovic presente E ora l’Inter ritrova l’amuleto del 2012
Allenamento positivo ad Appiano per il portiere Conte alza i ritmi. Oggi niente conferenza stampa
Un dovere esserci, anche solo per testimoniare che si può fare. Samir Handanovic è uno dei «reduci», perché quando si parla della vittoria del 2012 targata Stramaccioni sembra quasi di ricordare tempi di un calcio che non c’è più. Sette anni e mezzo dopo il portiere è diventato pure capitano. E, un po’ come fanno i trequartisti, ieri pomeriggio ha dribblato i timori ed è sceso in campo ad Appiano indossando i guanti, tornando finalmente a parare. Com’è andata? Bene, il test è stato positivo. E la cosa avvicina ancora di più il suo ritorno in campo domani sera a Torino.
Più sì che no
Una sorpresissima: questo sarebbe non vedere Handanovic tra i pali domani a Torino. Le sensazioni sono positive, la disponibilità del giocatore non manca. E l’aspetto psicologico, almeno ieri, non è stato un problema. Insomma, il primo giorno di allenamento dopo un mese di stop - lo sloveno si fece male in uno scontro di gioco in allenamento venerdì 31 gennaio ad Appiano – è filato liscio. Oggi sarà un altro giorno importante, in questo senso. Nuovo allenamento, la mano sinistra sottoposta a ulteriori sollecitazioni. Per intendersi: Handanovic non corre alcun rischio dal punto di vista medico. Il recupero è stato lento proprio per scongiurare possibilità di ricadute. E ad aiutarlo, più che altro dal punto di vista psicologico, c’è anche una fasciatura rigida vicino al mignolo sinistro infortunato. In soldoni: tutto porta dritto al rientro tra i pali. Ma la decisione finale sarà presa solo domenica mattina, nel ritiro di Torino.
Conte in silenzio
Che non siano giornate normali lo racconta anche la quotidianità di Appiano. Ieri pomeriggio Conte ha spremuto la squadra, alzando molto i ritmi della seduta. Allenamento intenso. E anche chi aveva giocato giovedì col Ludogorets ha svolto una seduta più dura del solito. Per il resto, le abitudini non cambieranno, nonostante l’emergenza sanitaria. Con una piccola grande eccezione: ad Appiano, però, in base alle disposizioni per il caso coronavirus, oggi non si terrà la conferenza prepartita di Conte.
Le scelte
Il resto lo dirà anche il campo. La rifinitura di oggi sarà importante per decriptare le intenzioni di Conte in tema di formazione. Tutto ruota intorno alla figura di Eriksen. Le sensazioni sono quelle di un danese almeno inizialmente in panchina, pronto ad essere usato a partita in corso. Le prove tattiche contro il Ludogorets hanno comunque soddisfatto Conte, dopo aver testato la possibilità di un 4-4-2 per quasi tutto il match. Opzione che dà all’ex del Tottenham la libertà, pur partendo da sinistra, di accentrarsi con relativa facilità alla ricerca dell’ultimo passaggio. A Torino però il modulo di riferimento tornerà ad essere il 3-5-2. E la coppia Vecino-Barella è favorita per spalleggiare il ritorno dal primo minuto di Brozovic in regia. Se in attacco è scontato il ritorno della Lu-La, in difesa Conte ha diverse opzioni: in prima fila c’è però D’Ambrosio, uno dei più positivi in Europa League. E, tornando al discorso della duttilità tattica, calciatore che consente facilmente di passare dalla difesa a tre a quella a quattro. Dettagli che, in un bivio scudetto come quello di domani, non possono essere sottovalutati.