Prima linea pesante Tocca a Zaza-Belotti riaccendere il Toro
Dopo 4 mesi tornano i due centravanti: occasione per spezzare un lungo digiuno
La notte è fatta per segnare. Non è mai un dettaglio, non lo è ancora di più di questi tempi: il Toro è in cammino per ritrovare il feeling con il gol dopo cinque sconfitte di fila in campionato. A Longo la missione non spaventa, al punto che questa sera si presenterà a Napoli con la cavalleria pesante. E allora, rieccoli: Andrea Belotti e Simone Zaza insieme dall’inizio. A quattro mesi da quell’ultima volta in campionato, era il 30 ottobre, epoca di Lazio-Torino. Ritornano i “Gemelli”, dunque, in un Toro atteso sul palcoscenico del San Paolo in una versione che sa tanto di ritorno alle origini. Un paio di estati fa, questo Toro era stato pensato e progettato proprio intorno alla coppia di centravanti. Lungo la navigazione dell’ultimo biennio Simone e Andrea si sono un po’ persi di visti: tra infortuni e una filosofia che non ne prevedeva più la fusione. Filosofia che si era rimodellata strada facendo intorno al doppio trequartista. Ora è tutta un’altra storia, e la riproposizione dei due sarà il primo vero segnale della gestione Longo. Zaza è la novità, Belotti il più atteso: la missione di riaccendere il Toro è nelle loro mani.
Amici per la pelle
Sono un po’ l’alfa e l’omega dell’attacco del Toro. Andrea e Simone da due anni condividono spogliatoio, esperienze, sono amici per la pelle eppure sono così diversi. Il Gallo sempre freddo, anche nei momenti di burrasca; Simone con un carattere più passionale e quell’ansia di voler dimostrare che lo divora continuamente. Potevano condividere anche il percorso in Nazionale, ma se Belotti è riuscito a inserirsi nei progetti del c.t. Mancini, Zaza un po’ alla volta si è allontanato da Coverciano. C’è adesso un aspetto che li unisce, ed è quella voglia matta di spezzare il lungo digiuno che entrambi stanno attraversando. Belotti è a secco da otto partite di fila (tra Serie A e Coppa Italia), dalla trasferta dell’Olimpico in casa della Roma di inizio anno, in tutto sono 780 minuti di astinenza: è la sua peggiore mini serie dal 2015. L’ultima volta di Zaza è addirittura precedente: era l’otto dicembre, storia di Torino-Fiorentina (poi finita 2-1). Ottantadue giorni fa, anche se in un mezzo Simone ha dovuto smaltire anche un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per un paio di mesi. Resta sempre un’eternità per un centravanti.
Napoli, ti ricordi?
Di coincidenze si riempiono le storie dei calciatori. Così, l’azzurro è anche un dolce ricordo per Simone Zaza: al Napoli ha segnato il gol che diede il primo punto in Serie A al Sassuolo. Era il 25 settembre 2013, in un mercoledì sera, al San Paolo: Zaza riprese il vantaggio di Dzemaili e la sfida finì uno a uno. Il 13 febbraio 2016 all’allora Napoli di Sarri, Zaza segnò allo scadere il più ricordato gol-scudetto della Juventus allo Stadium. Negli ultimi dieci giorni, Zaza si è allenato al Filadelfia con una voglia vista raramente. Ha convinto Longo. Ha mostrato quella voglia che è simile alla grinta mostrata ieri proprio da Longo nel dire: «Nessuno ha più voglia di noi di fare punti al San Paolo», il suo comento a Torino Channel prima di partire in una viglia anomala, senza conferenza causa emergenza coronavirus. Belotti giocherà la sua duecentesima in Serie A: Longo chiede a loro i gol per i primi punti della sua gestione. Anche perché la notte è fatta per segnare.
In questo momento, nessuno ha più voglia di noi di fare punti al San Paolo
Abbiamo sfruttato la settimana per migliorare la forma soprattutto degli ex infortunati
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