FORZA MILANO TORNERAI A CORRERE
Le scelte del basket, tra americani in fuga e Sassari che si ritira dalla Champions
Cari runner, nessuno meglio di voi sa che correre è libertà. E nello sport come nella maratona della vita, libertà è scegliere. Anche di non correre, se è la cosa giusta da fare. Ecco perché , in questo momento di grave emergenza per l’Italia, siamo sicuri che tutti voi condividerete e farete vostra la scelta di rinviare la Generali Milano Marathon prevista per il prossimo 5 aprile...
Tutto fermo fino al 3 aprile. Nella pallacanestro significa lo stop della Serie A per altre tre giornate. Si sale così a 6, considerando che altrettante sono già state rinviate. Adesso il problema principale è capire come proseguire la stagione. Da oggi la Lega Basket, che ieri ha nominato Umberto Gandini nel ruolo di presidente (è il 18° della storia), comincerà ad affrontare il tema. Opzioni sul tavolo ancora non ce ne sono. Il segretario della Lega Riccò sottoporrà a Gandini alcune ipotesi. Molto probabile che queste 6 giornate vengano collocate alla fine, quindi dopo il termine della stagione regolare, previsto il 26 aprile. Ovviamente si dovranno ipotizzare due turni a settimana, considerando che se dovesse essere confermato il Preolimpico si dovrà comunque finire entro il 12 giugno. Come? Mettendo mano pesantemente alla formula dei playoff che verrà giocoforza stravolta. Ora funziona così: quarti e semifinali al meglio delle 5 gare e finale
La decisione del Coni di fermare tutto lo sport fino al 3 aprile, e di chiedere un decreto governativo in tal senso, costringe le varie federazioni a guardare già al futuro, per tentare di concludere la stagione di massimo livello nel miglior modo possibile al meglio delle 7. Si punta a scendere giocando al meglio delle 3-3-5, ma non è da escludere che se si dovesse andare avanti con gli spostamenti, si potrebbe decidere anche di giocare quarti e semifinali sulle due gare con la regola della differenza canestri, lasciando almeno la finale al meglio delle cinque gare. Se il Preolimpico dovesse invece essere spostato, quindi con la data del 12 giugno non più vincolante, allora si potrebbe anche pensare di mantenere la formula attuale. La Fip, dal canto suo, si è detta pronta «a modificare, laddove si rendesse necessario, le Disposizioni Organizzative Annuali per questa stagione». Insomma flessibilità e cooperazione totale per fare fronte a una situazione che non ha precedenti.
In fuga
Intanto c’è fermento in tutte le squadre, soprattutto tra i giocatori stranieri, protagonisti delle prime fughe. Si teme non tanto il contagio quanto il rischio di non poter più rientrare nei paesi di origine. Troy Williams, ala di Pesaro, ha chiesto e ottenuto dalla società di rientrare negli Usa (la moglie sta per partorire) e ieri mattina, all’alba, si è imbarcato. Il compagno di squadra Thomas potrebbe seguirlo a breve. Varese, dopo aver salutato Clark, deve fare i conti con la voglia di fuga del neoacquisto Toney Douglas, per ora convinto dal g.m. Conti a rimanere. James White, di Roma, ha twittato: «Non voglio restare qui a fare niente, mentre le cose si mettono male negli Stati Uniti e rischio di non rientrare più nel paese». Sempre ieri Logan e Parks non si sono presentati all’allenamento di Treviso. Il club veneto ha deciso di sospendere l’attività fino al 17 marzo, poi tutti convocati dal giorno dopo in palestra. Brindisi ha deciso di fermare le sedute quotidiane per due settimane: tutti liberi di tornare a casa fino alla ripresa degli allenamenti. Brescia oggi dovrebbe sospendere l’attività fino al 3 aprile consentendo agli stranieri di rientrare negli Stati Uniti. Trieste ha varato invece la settimana corta:
IL NUMERO 75
OLIMPIADI: PER TOKYO 2020 allenamento unico il mercoledì, giovedì e venerdì in due sessioni separate per ridurre al minimo il rischio di contagio. Nelle prossime ore altri club decideranno come affrontare il periodo di inattività.
A Milano
Le squadre impegnate nelle coppe europee si alleneranno regolarmente a cominciare da Milano, attesa giovedì dalla sfida interna con l’Olympiacos in Eurolega. L’incontro, al momento, è in calendario anche se la Grecia ha sospeso il traffico aereo con l’Italia del Nord. L’Olympiacos ha chiesto a Euroleague il rinvio della partita o lo spostamento in altra sede in italia, ora però soggetta alle stesse restrizioni della Lombardia.
Sassari non gioca
Sassari invece ha deciso di rinunciare a gara-2 degli ottavi di finale di Champions League contro Burgos. La Dinamo ieri è volata in Spagna chiedendo di poter disputare a porte chiuse la partita in programma stasera, perché la zona di Burgos ha registrato un’impennata dei contagi. In serata la decisione di rientrare in Sardegna: «Abbiamo appena appreso dalla Basketball Champions League che non c’è intenzione da parte delle autorità spagnole a disputare la sfida di ritorno a porte chiuse - dice la nota del Banco -.Vista la gravità della situazione più volte segnalata e a tutela della squadra e dello staff, chiusa precauzionalmente in albergo fin dall’arrivo in Spagna, il club ha disposto il rientro immediato di tutto il gruppo con volo diretto privato su Alghero». Dure le parole del presidente Sardara: «La Spagna in questo momento sembra l’Italia un mese fa, non ha ancora capito cosa dovrà combattere. La nostra priorità e responsabilità è salvaguardare il nostro gruppo e, senza le garanzie minime, non siamo disposti a mettere a rischio i nostri giocatori e il nostro staff».
Gli americani in Serie A
RUGBY: SEI NAZIONI
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