La Gazzetta dello Sport

FORZA MILANO TORNERAI A CORRERE

Le scelte del basket, tra americani in fuga e Sassari che si ritira dalla Champions

- di Andrea Monti

Cari runner, nessuno meglio di voi sa che correre è libertà. E nello sport come nella maratona della vita, libertà è scegliere. Anche di non correre, se è la cosa giusta da fare. Ecco perché , in questo momento di grave emergenza per l’Italia, siamo sicuri che tutti voi condivider­ete e farete vostra la scelta di rinviare la Generali Milano Marathon prevista per il prossimo 5 aprile...

Tutto fermo fino al 3 aprile. Nella pallacanes­tro significa lo stop della Serie A per altre tre giornate. Si sale così a 6, consideran­do che altrettant­e sono già state rinviate. Adesso il problema principale è capire come proseguire la stagione. Da oggi la Lega Basket, che ieri ha nominato Umberto Gandini nel ruolo di presidente (è il 18° della storia), comincerà ad affrontare il tema. Opzioni sul tavolo ancora non ce ne sono. Il segretario della Lega Riccò sottoporrà a Gandini alcune ipotesi. Molto probabile che queste 6 giornate vengano collocate alla fine, quindi dopo il termine della stagione regolare, previsto il 26 aprile. Ovviamente si dovranno ipotizzare due turni a settimana, consideran­do che se dovesse essere confermato il Preolimpic­o si dovrà comunque finire entro il 12 giugno. Come? Mettendo mano pesantemen­te alla formula dei playoff che verrà giocoforza stravolta. Ora funziona così: quarti e semifinali al meglio delle 5 gare e finale

La decisione del Coni di fermare tutto lo sport fino al 3 aprile, e di chiedere un decreto governativ­o in tal senso, costringe le varie federazion­i a guardare già al futuro, per tentare di concludere la stagione di massimo livello nel miglior modo possibile al meglio delle 7. Si punta a scendere giocando al meglio delle 3-3-5, ma non è da escludere che se si dovesse andare avanti con gli spostament­i, si potrebbe decidere anche di giocare quarti e semifinali sulle due gare con la regola della differenza canestri, lasciando almeno la finale al meglio delle cinque gare. Se il Preolimpic­o dovesse invece essere spostato, quindi con la data del 12 giugno non più vincolante, allora si potrebbe anche pensare di mantenere la formula attuale. La Fip, dal canto suo, si è detta pronta «a modificare, laddove si rendesse necessario, le Disposizio­ni Organizzat­ive Annuali per questa stagione». Insomma flessibili­tà e cooperazio­ne totale per fare fronte a una situazione che non ha precedenti.

In fuga

Intanto c’è fermento in tutte le squadre, soprattutt­o tra i giocatori stranieri, protagonis­ti delle prime fughe. Si teme non tanto il contagio quanto il rischio di non poter più rientrare nei paesi di origine. Troy Williams, ala di Pesaro, ha chiesto e ottenuto dalla società di rientrare negli Usa (la moglie sta per partorire) e ieri mattina, all’alba, si è imbarcato. Il compagno di squadra Thomas potrebbe seguirlo a breve. Varese, dopo aver salutato Clark, deve fare i conti con la voglia di fuga del neoacquist­o Toney Douglas, per ora convinto dal g.m. Conti a rimanere. James White, di Roma, ha twittato: «Non voglio restare qui a fare niente, mentre le cose si mettono male negli Stati Uniti e rischio di non rientrare più nel paese». Sempre ieri Logan e Parks non si sono presentati all’allenament­o di Treviso. Il club veneto ha deciso di sospendere l’attività fino al 17 marzo, poi tutti convocati dal giorno dopo in palestra. Brindisi ha deciso di fermare le sedute quotidiane per due settimane: tutti liberi di tornare a casa fino alla ripresa degli allenament­i. Brescia oggi dovrebbe sospendere l’attività fino al 3 aprile consentend­o agli stranieri di rientrare negli Stati Uniti. Trieste ha varato invece la settimana corta:

IL NUMERO 75

OLIMPIADI: PER TOKYO 2020 allenament­o unico il mercoledì, giovedì e venerdì in due sessioni separate per ridurre al minimo il rischio di contagio. Nelle prossime ore altri club deciderann­o come affrontare il periodo di inattività.

A Milano

Le squadre impegnate nelle coppe europee si allenerann­o regolarmen­te a cominciare da Milano, attesa giovedì dalla sfida interna con l’Olympiacos in Eurolega. L’incontro, al momento, è in calendario anche se la Grecia ha sospeso il traffico aereo con l’Italia del Nord. L’Olympiacos ha chiesto a Euroleague il rinvio della partita o lo spostament­o in altra sede in italia, ora però soggetta alle stesse restrizion­i della Lombardia.

Sassari non gioca

Sassari invece ha deciso di rinunciare a gara-2 degli ottavi di finale di Champions League contro Burgos. La Dinamo ieri è volata in Spagna chiedendo di poter disputare a porte chiuse la partita in programma stasera, perché la zona di Burgos ha registrato un’impennata dei contagi. In serata la decisione di rientrare in Sardegna: «Abbiamo appena appreso dalla Basketball Champions League che non c’è intenzione da parte delle autorità spagnole a disputare la sfida di ritorno a porte chiuse - dice la nota del Banco -.Vista la gravità della situazione più volte segnalata e a tutela della squadra e dello staff, chiusa precauzion­almente in albergo fin dall’arrivo in Spagna, il club ha disposto il rientro immediato di tutto il gruppo con volo diretto privato su Alghero». Dure le parole del presidente Sardara: «La Spagna in questo momento sembra l’Italia un mese fa, non ha ancora capito cosa dovrà combattere. La nostra priorità e responsabi­lità è salvaguard­are il nostro gruppo e, senza le garanzie minime, non siamo disposti a mettere a rischio i nostri giocatori e il nostro staff».

Gli americani in Serie A

RUGBY: SEI NAZIONI

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