La Gazzetta dello Sport

Si cercano nuove formule per finire entro il 12 maggio

Scudetti da assegnare prima delle finali di Champions League in programma il 16 a Berlino

- Di Davide Romani

Lo stop dello sport italiano fino al 3 aprile ha messo fine al tira e molla dei campionati di pallavolo, Superlega maschile e A-1 femminile che da un paio di settimane si stavano svolgendo a singhiozzo. Non ultime le decisioni di domenica di rinviare una giornata del torneo donne dopo che sabato sera si era giocato un anticipo della 10a giornata di ritorno, e il mancato svolgiment­o di due partite della 10a giornata di ritorno di Superlega (MilanoPado­va e Piacenza-Sora).

Superlega

Ieri era il giorno della consulta di Lega maschile che doveva decidere sul futuro del campionato. Una giornata iniziata con una conference call con i capitani delle squadre – di Superlega e di A2 – per capire l’orientamen­to degli atleti. Nel pomeriggio la consulta con i presidenti o i rappresent­anti dei club. Alla fine è arrivato il fischio di sospension­e di Malagò che ha fermato sul nascere il confronto previsto e che rimanda a fine marzo l’esame di un planning – nel caso dal 4 aprile si possa tornare a giocare – per provare a portare a termine la stagione. Tra le gare rinviate domenica e le giornate mancanti, sono 5 i turni da ricalendar­izzare prima dei playoff. La linea di non ritorno è il 12 maggio perché sabato 16 sono in programma a Berlino le finali di Champions League. E dal lunedì successivo tutti gli atleti saranno a disposizio­ni delle varie Nazionali per l’inizio della stagione estiva.

A-1 donne

Alla luce delle decisioni del Coni, oggi è previsto il confronto tra il cda di Lega e le società «per analizzare – si legge nel comunicato -, oltre che i problemi insorti in queste settimane e che si riflettono sul futuro, le possibili conclusion­i dei Campionati». Al di là delle decisioni per superare “l’emergenza campionati”, la Lega rilancia con un paio di proposte. La richiesta urgente alla Cev (la federazion­e europea) di un tavolo di lavoro «per affrontare il problema del proseguime­nto delle Coppe Europee, che consenta alle squadre italiane la piena tutela della partecipaz­ione». Infine la Lega Femminile chiederà alla Fipav «di sottoporre alla Fivb (la federazion­e internazio­nale, ndr) la cancellazi­one dell’edizione 2020 della Nations League».

In Europa

Nel frattempo i club italiani continuano l’avanzata in Europa. Dopo il successo in Belgio nella gara d’andata dei quarti di Champions maschile, Civitanova accede alle semifinali senza giocare il ritorno. Il Roeselare ha chiesto alla Cev la possibilit­à di non viaggiare in Italia e di concedere il passaggio del turno. Permesso accordato e Lube che ora in semifinale aspetterà la vincente di Trento-Jastrzebsk­i in programma venerdì e sabato in campo neutro a Maribor. La Slovenia diventa il campo centrale delle gare europee delle italiane. Sempre a Maribor la prossima settimana, il 18 e 19 marzo, giocherann­o i quarti di Champions donne sia Novara, contro il Fenerbahce, sia Scandicci, contro l’Eczacibasi. Maribor dove domani sarebbe attesa Busto Arsizio per la gara di ritorno dei quarti di finale di Coppa Cev contro la Dinamo Kazan. Una scelta dell’ultima ora che ha spiazzato il club lombardo che con una lettera alla federazion­e europea chiede il rinvio.

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