La Gazzetta dello Sport

Psg, assalto al Dortmund Ma domani a porte chiuse

- Di Alessandro Grandesso - PARIGI

I parigini provano a ribaltare l’1-2 dell’andata col Borussia ma senza pubblico. Gli ultrà tiferanno fuori dallo stadio

Ci mancava il coronaviru­s. Dopo 3 eliminazio­ni di fila agli ottavi, tra infortuni e rimonte umilianti, il Psg fa i conti ora col Covid-19 che sta contagiand­o la Francia e ha spinto le autorità a chiudere il Parco dei Principi, per il ritorno di domani col Dortmund. Niente tifosi per 90’ (o più) cruciali visto che il tecnico Tuchel si gioca il futuro e il club dell’emiro la stagione, dopo aver perso all’andata 2-1. E come se non bastasse, Mbappé è a rischio. Ieri non si è allenato per mal di gola. Sintomo sospetto in tempi di epidemia, ma pare si tratti di un malanno passeggero. Da capire poi se Silva, fermo da 3 settimane, riesca a rientrare in tempo per una gara che il Psg disputa senza Verratti, squalifica­to.

Altri match al chiuso

Le condizioni per puntare alla qualificaz­ione ai quarti non sono ideali. La decisione di chiudere lo stadio è diventata ineluttabi­le dopo che il governo, domenica, ha imposto il divieto fino al 15 aprile su tutto il territorio nazionale di eventi con più di mille persone. «Porte chiuse – ha detto ieri la ministra dello sport Maracinean­u – può diventare la nostra dottrina». Così prima è stato deciso di blindare il Parco dei Principi e poi sono arrivate le chiusure per altre gare di campionato. Dall’anticipo della 29ª di Ligue 1, di venerdì, tra il Lione, rivale della Juve, e il Reims. Ieri, si è giocata senza fan Lens-Orléans di Ligue 2. Lo stesso sarà per SochauxCha­mbly (Ligue 2), venerdì, e Montpellie­r-Marsiglia, sabato.

Tifosi

Insomma, il calcio francese è entrato nel giro di 24 ore in una dimensione italiana, ma senza polemiche. Nonostante il Psg avesse fatto disinfetta­re l’intero stadio e si fosse detto disponibil­e a installare rilevatori automatici di temperatur­a, come negli aeroporti. Solo gli ultrà parigini hanno contestato la decisione, annunciand­o però l’intenzione di sparpaglia­rsi in piccoli gruppi intorno al Parco dei Principi durante la partita: «Lo faremo – ha precisato il capo della curva Auteuil – rispettand­o le precauzion­i sanitarie del caso. Per noi è importante che la squadra si senta sostenuta anche da fuori». Come il Psg pure il Borussia ha deciso di rimborsare i suoi tifosi che avevano comprato il biglietto per la trasferta.

Traumi e Haaland

Una partita che i tedeschi affrontano ormai con un triplo vantaggio. Non solo quello del risultato dell’andata, frutto della doppietta di Haaland, ma anche con quello psicologic­o contro un Psg che va in campo senza tifosi e con i traumi degli ultimi fallimenti di Champions. Sempre nel segno di Neymar, protagonis­ta ma con la maglia del Barcellona per la rimonta inflitta alla sua attuale squadra nel 2017; assente invece per infortunio da parigino nel 2018 al ritorno contro il Real, e pure la scorsa stagione per il k.o. con il Manchester United, dopo l’illusoria vittoria dell’andata.

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Abbraccio Neymar, 28 anni, e Kylian Mbappé, 21, dopo il gol di Dortmund

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