Psg, assalto al Dortmund Ma domani a porte chiuse
I parigini provano a ribaltare l’1-2 dell’andata col Borussia ma senza pubblico. Gli ultrà tiferanno fuori dallo stadio
Ci mancava il coronavirus. Dopo 3 eliminazioni di fila agli ottavi, tra infortuni e rimonte umilianti, il Psg fa i conti ora col Covid-19 che sta contagiando la Francia e ha spinto le autorità a chiudere il Parco dei Principi, per il ritorno di domani col Dortmund. Niente tifosi per 90’ (o più) cruciali visto che il tecnico Tuchel si gioca il futuro e il club dell’emiro la stagione, dopo aver perso all’andata 2-1. E come se non bastasse, Mbappé è a rischio. Ieri non si è allenato per mal di gola. Sintomo sospetto in tempi di epidemia, ma pare si tratti di un malanno passeggero. Da capire poi se Silva, fermo da 3 settimane, riesca a rientrare in tempo per una gara che il Psg disputa senza Verratti, squalificato.
Altri match al chiuso
Le condizioni per puntare alla qualificazione ai quarti non sono ideali. La decisione di chiudere lo stadio è diventata ineluttabile dopo che il governo, domenica, ha imposto il divieto fino al 15 aprile su tutto il territorio nazionale di eventi con più di mille persone. «Porte chiuse – ha detto ieri la ministra dello sport Maracineanu – può diventare la nostra dottrina». Così prima è stato deciso di blindare il Parco dei Principi e poi sono arrivate le chiusure per altre gare di campionato. Dall’anticipo della 29ª di Ligue 1, di venerdì, tra il Lione, rivale della Juve, e il Reims. Ieri, si è giocata senza fan Lens-Orléans di Ligue 2. Lo stesso sarà per SochauxChambly (Ligue 2), venerdì, e Montpellier-Marsiglia, sabato.
Tifosi
Insomma, il calcio francese è entrato nel giro di 24 ore in una dimensione italiana, ma senza polemiche. Nonostante il Psg avesse fatto disinfettare l’intero stadio e si fosse detto disponibile a installare rilevatori automatici di temperatura, come negli aeroporti. Solo gli ultrà parigini hanno contestato la decisione, annunciando però l’intenzione di sparpagliarsi in piccoli gruppi intorno al Parco dei Principi durante la partita: «Lo faremo – ha precisato il capo della curva Auteuil – rispettando le precauzioni sanitarie del caso. Per noi è importante che la squadra si senta sostenuta anche da fuori». Come il Psg pure il Borussia ha deciso di rimborsare i suoi tifosi che avevano comprato il biglietto per la trasferta.
Traumi e Haaland
Una partita che i tedeschi affrontano ormai con un triplo vantaggio. Non solo quello del risultato dell’andata, frutto della doppietta di Haaland, ma anche con quello psicologico contro un Psg che va in campo senza tifosi e con i traumi degli ultimi fallimenti di Champions. Sempre nel segno di Neymar, protagonista ma con la maglia del Barcellona per la rimonta inflitta alla sua attuale squadra nel 2017; assente invece per infortunio da parigino nel 2018 al ritorno contro il Real, e pure la scorsa stagione per il k.o. con il Manchester United, dopo l’illusoria vittoria dell’andata.
TEMPO DI LETTURA 2’22”