La Gazzetta dello Sport

Douglas sfotte Marotta: «La prossima volta a luci spente»

Il brasiliano risponde a un tifoso e punge l’uomo che lo portò a Torino: «Le porte non erano chiuse bene...»

- Di Fabiana Della Valle - TORINO

Lo sprint è il suo mestiere. Douglas Costa è sempre pronto a scattare in mezzo al campo e non cambia modo di essere quando dal prato verde si sposta sui social: velocissim­o a postare su Instagram e anche a raccoglier­e gli assist che gli arrivano dai suoi follower. Domenica sera dopo la vittoria per 2-0 sui nerazzurri una sua battuta lo ha trasformat­o nell’idolo della tifoseria bianconera, scatenando però la rabbia dei rivali nerazzurri.

Porte e luci

La colpa (o il merito, a seconda dei punti di vista) del funambolo brasiliano è stata quella di aver risposto a un suo seguace che aveva commentato così la foto dei festeggiam­enti di gruppo scattata negli spogliatoi, corredata dalla didascalia «L’Unione fa la forza!»: «Attenti alle distanze! Altrimenti Marotta chiede la vittoria a tavolino». Prontissim­a la replica di Douglas Costa: «Non erano chiuse bene le porte...oppure la prossima volta si gioca a luci spente».

Insieme alla Juve

Il riferiment­o è alla posizione dell’amministra­tore delegato dell’Inter, che era contrario al rinvio di Juventus-Inter (la prima decisione della Lega era stata quella di posticipar­e la partita di una settimana con la speranza, poi risultata vana, di poterla giocare a porte aperte). La cosa curiosa è che Marotta è stato, insieme a Fabio Paratici,l’uomo che ha portato il brasiliano dal Bayern Monaco alla Juventus. Nell’estate 2017, quando ancora ricopriva la stessa carica per i bianconeri, l’attuale a.d. nerazzurro condusse una trattativa serrata con il club tedesco per arrivare a un prestito oneroso (6 milioni) con obbligo di riscatto fissato a 40. Douglas sbarcò a Torino a luglio e 11 mesi dopo divenne tutto della Juventus, che esercitò l’obbligo pochi mesi prima che Marotta lasciasse la Juventus, per poi accasarsi a Milano.

Il ritorno

Lo sfottò è diventata un’occasione di dibattito: Douglas Costa è stato applaudito e osannato dai suoi tifosi e attaccato violenteme­nte dagli avversari, che hanno giudicato di cattivo gusto la punzecchia­tura. Alcuni lo hanno accusato di scarsa sensibilit­à verso un problema molto serio come il coronaviru­s, altri hanno ironizzato sulla sua fragilità muscolare. Il brasiliano con l’Inter ha giocato la prima partita da titolare a un mese esatto dall’ultima apparizion­e. Sarri lo considera un’arma preziosa proprio per la sua velocità, per questo gli ha dato fiducia dall’inizio, pur sapendo che non era ancora al top.

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GETTY IMAGES Brasiliano Douglas Costa, 29 anni, esterno offensivo

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