Lazio e il periodo magico da non interrompere
Dai “vecchi” Radu, Parolo e Lucic (in recupero) a Immobile e Leiva nessuno molla il sogno
Simone Inzaghi fa quadrato attorno alla Lazio. Per compattare tutte le forze in vista del vuoto che si profila nel calendario. Il successo della Juventus contro l’Inter ha riportato i biancocelesti al secondo posto. A un punto dalla vetta, a 12 giornate dal termine le ambizioni da scudetto sono quanto mai vive. Lo stop del campionato fino al 3 aprile rischia di frenare lo slancio che ha portato la squadra di Inzaghi a inanellare ben 21 risultati utili di fila. Già nell’ultimo fine settimana la Lazio è rimasta ferma: l’ultima gara giocata è stata disputata sabato 29 febbraio, contro il Bologna, inserito nel ventiseiesimo turno.
Nuovo piano atletico
Ora, si profila un mese di vuoto. Tutto marzo senza partite. Con l‘imperativo di non rischiare alcun calo di tensione per non compromettere la strepitosa cavalcata compiuta per portarsi nelle zone di vertice. Verrà inevitabilmente rivista la preparazione atletica al di là dei programmati richiami per la sosta di marzo in calendario per le nazionali. Ieri pomeriggio, era prevista la ripresa degli allenamenti a Formello dopo il giorno di riposo concesso in seguito al test con la Primavera. Lo stop del campionato in arrivo ha fatto slittare di 24 ore la seduta: oggi, in campo a Formello alle 15. Dare ritmi meno pressanti ma ugualmente intensi sarà la strategia per gli allenamenti di questo periodo. Anche perché adesso le previsioni, almeno quelle più ottimistiche, portano ad un allungamento della stessa stagione per concluderla.
Nuova carica
Per Inzaghi la saldezza del gruppo è sempre stato uno dei principi basilari della sua gestione. Sin dai primi giorni, quando nell’aprile 2016, si trovò a dover riplasmare nel ritiro di Norcia la squadra non solo sul piano tattico. Fu fondamentale in quel periodo il contributo dei veterani, come Lulic, Parolo e Radu, all’interno dello spogliatoio. Adesso, la situazione è assolutamente diversa, ma la Lazio è giunta la top in campionato anche per la forza di un gruppo cementato attraverso i propri leader. Stanno avendo un ruolo di primo piano non solo in campo i vari Acerbi, Radu, Leiva, Lulic e Immobile, come del resto Parolo, panchinaro illustre . Riferimenti per tutti, anche nello spogliatoio. In vari modi. Principalmente con comportamenti esemplari da professionisti. Ma pure in quel vortice di rapporti personali che spesso costituiscono le radici più profonde di una grande squadra. Spetterà a loro, i più esperti, assicurare quell’onda di sicurezza e motivazioni che la propria personalità può far arrivare a tutta la squadra. Anche attraverso i social, strumento di comunicazione molto utilizzato per messaggi all’interno del gruppo.
Obiettivi diretti
Ma è pure vero che i veterani della squadra di Inzaghi hanno scoperto in questa stagione nuovi traguardi da inseguire sul piano personale. Al di là dell’orizzonte dello scudetto che raggruppa sogni comuni, questo campionato ha scosso vari progetti individuali. Stefan Radu sta inseguendo ambizioni che sembravano impossibili nella sua tredicesima stagione con la maglia biancoceleste. Senad Lulic, out da un mese per una doppia operazione alla caviglia destra, potrebbe rientrare a metà aprile: il capitano, che sta svolgendo la riabilitazione in Svizzera, si troverebbe così pronto per la volata finale.Marco Parolo sta moltiplicando quelle soddisfazioni inseguite dal 1994 con la Lazio. Dopo dieci anni di Premier, Leiva aveva detto sì tre anni fa per puntare al ritorno in Champions, ora vede anche quella prospettiva di vincere il titolo nazionale mai ottenuto in Inghilterra, E Ciro Immobile punta al tris del titolo di capocannoniere e a battere il record di Higuain (36 gol). Il fuoco dei progetti dei leader della Lazio è scudo a protezione della squadra per non distrarsi nemmeno per un attimo da quello scudetto ormai salito in cima ai pensieri.
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I risultati utili di fila
I biancocelesti sono in serie positiva da 21 giornate, che hanno portato 17 vittorie e 4 pareggi.Ultimo k.o. il 25 settembre: 1-0 contro l’Inter