La Gazzetta dello Sport

Capito, Caputo? Affonda il Brescia e fa... l’antivirus

Doppietta e messaggio contro l’epidemia Nel tris del Sassuolo, a segno anche Boga

- di Matteo Brega - INVIATO A REGGIO EMILIA

L’alone che accompagna Sassuolo-Brescia è opprimente, costruito sulla disposizio­ne del Coni che ha disposto lo stop di tutte le attività sportive in Italia pochi minuti prima dell’avvio. Decisione avallata anche dal Governo: la Serie A 2019-20 si fermerà a Reggio Emilia almeno fino al 3 aprile. Per questo trattare di classifica, tattica e tecnica è come tentare di afferrare il vento. Ci proviamo partendo dal risultato: vince il Sassuolo 3-0, ma il risultato non è figlio di un dominio costante per 90’.

Giocare

L’atmosfera non aiuta nessuno e da questo punto di partenza ne guadagna di più il Brescia. Perché la squadra di Diego Lopez affronta la partita di rimbalzo. Ovvero attendere ciò che può arrivare di buono dal destino. Fra ragione ed emozione è però il Sassuolo a portare avanti la gara pur senza uscire dall’ombra. Perché le occasioni migliori capitano a Balotelli (due in pochi secondi) e a Zmrhal (colpo di testa). Lampi lanciati nel cielo, non stelle filanti costruite, eppure segnali da interpreta­re. Il 4-32-1 di Lopez si raccoglie dietro la palla per poi cercare di portarla a Mario. Il 4-2-3-1 di De Zerbi abbraccia la palla e la consegna ai tre dietro Caputo. Berardi si fa male dopo mezz’ora, ma i primi 30’ sono stati vapore acqueo. Djuricic inciampa nel suo talento. Boga non sembra ispirato. E così il Sassuolo passa in vantaggio con un’azione operaia. Tiro di Rogerio, un terzino sinistro, respinta sbagliata di Chancellor, Defrel la appoggia a Caputo che segna dall’interno dell’area. Al 45’, due battiti dal riposo.

Solo Sassuolo

Giocare bene e segnare con opportunis­mo. Gli emiliani sono anche questo. Ma non limano i contorni della propria anima nella ripresa. Anzi, si nutrono di ciò che non è stato nel primo tempo per riprovarci con più intensità. E con più gusto. Perché Ferrari prende la traversa di testa, Locatelli su punizione pennella fin dove Joronen non mette la mano. Coriandoli in confronto a ciò che avviene poco dopo. Bourabia lancia Caputo, un rimbalzo e sinistro sotto la traversa. Gioco lungo o gioco corto, il Sassuolo dispone del Brescia per tutta la ripresa. Il correttivo di Skrabb esterno destro per trasformar­e la squadra in un 4-4-2 è un palliativo. Boga si è acceso ormai e fermarlo è un esercizio di stile. L’impression­e è che qualsiasi cosa tocchi, possa diventare pericolosa. Il 3-0 sistema la sua pagella, fin lì piatta. Il

Brescia affonda e nemmeno sbraccia troppo. Certo, senza Tonali, Cistana e Mateju è dura. Lopez ha lanciato Papetti (2002) al centro della difesa, terzo più giovane di questa A dopo Traore dell’Atalanta ed Esposito dell’Inter. Balotelli ha giocato senza continuità, forse turbato da ciò che accade fuori. Il Brescia è ultimo e con un orizzonte incerto, al di là del calcio italiano. La salvezza dista 9 punti, ma ciò che pesa di più è la friabilità mentale del gruppo, entrato forse in un’altra strada senza uscita. Il Sassuolo con 32 punti ha agganciato il Cagliari. Parlare ora di obiettivo Europa sarebbe fuori luogo. Meglio focalizzar­ci sulla realtà, quella quotidiana, e mettere il pallone accanto al cuscino. In casa.

 ?? ANSA ?? Decisivi Francesco Caputo, 32 anni, autore dei primi due gol, e Jeremie Boga, 23, che ha realizzato il 3-0
ANSA Decisivi Francesco Caputo, 32 anni, autore dei primi due gol, e Jeremie Boga, 23, che ha realizzato il 3-0

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