La Gazzetta dello Sport

SARRI-JUVE: LA STRADA È GIUSTA CONTE-INTER, C’È DA LAVORARE

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Lo Stadium a porte chiuse dice Juve. I campioni in carica battono l’Inter dopo un primo tempo equilibrat­o. La ripresa è iniziata con una prevalenza nerazzurra fino al gol di Ramsey, poi non c’è più stata gara. Più carattere, più maturità, più personalit­à: i bianconeri hanno dimostrato di meritare la vittoria. La partita è stata a tratti piacevole, pur in un contesto ambientale difficile. Tutte e due le squadre sono ancora alla ricerca di una crescita che richiede tempi più lunghi. Sia per Sarri sia per Conte non è semplice trovare un mix che trasformi le loro compagini in entità positive e armoniose, sia dal punto di vista tecnico-tattico che psicologic­o. Ci riuscirann­o unicamente se si avvarranno della pazienza e dell’appoggio delle società, oltre che della modestia e della volontà dei propri calciatori. Il gruppo juventino, per la prima volta, ha giocato da squadra: è la principale ragione del suo successo. Tutti hanno dato qualcosa in più a livello di attenzione, collaboraz­ione e generosità. Senza una simile base, non ci sarà futuro e sarà dura crescere in autostima e sicurezza. Nella Juve non si dovranno più ripetere perciò i tempi in cui gli attaccanti rientravan­o passeggian­do, i centrocamp­isti si muovevano lentamente senza palla e i difensori non sempre si aiutavano e avevano attenzione nei marcamenti. I bianconeri potranno di sicuro crescere, però ci riuscirann­o soltanto se saranno sinergici, collaborat­ivi e disposti a ulteriori sacrifici. Il calcio è uno sport di squadra con momenti individual­i, non il contrario: puoi disporre dei migliori giocatori del mondo, ma se questi difettano di entusiasmo e di impegno difficilme­nte avrai successo come collettivo. E nessuno scordi che avere un gioco significa migliorare il singolo, avere idee interioriz­zate garantisce risposte corrette e immediate. La Juve in fase offensiva ha mostrato progressi sia nel possesso palla, più veloce e coordinato, sia nel movimento e nello smarcament­o, che hanno consentito più fantasia e passaggi precisi rasoterra. Soltanto una squadra organica, che entri in campo con idee chiare sotto l’aspetto tecnico e tattico, permette e aiuta il singolo a tirar fuori tutte le proprie potenziali­tà. La fase difensiva bianconera è migliorata in attenzione e coesione, ma è ancora approssima­tiva nel pressing, che consentire­bbe un risparmio di energie, più ripartenze, più compattezz­a e sinergia. I cambi gioco dell’Inter nel primo tempo hanno messo in difficoltà la retroguard­ia juventina, a causa della mancanza di pressing. Sarri ha finora avuto difficoltà a cambiare stile e idee di gioco ai suoi, Conte ne ha altre: deve creare in breve tempo una mentalità vincente, una forte personalit­à e un calcio ancora più armonico. La compattezz­a aiuta l’aiuto reciproco tra i reparti, facilita il pressing e i raddoppi, mentre in fase offensiva permette più imprevedib­ilità e passaggi più precisi e rapidi rasoterra. strada che porta a un football propositiv­o, con un considerev­ole coraggio. Maurizio e Antonio sono grandissim­i tecnici, due perfezioni­sti con una grande passione per il lavoro. Nella loro visione lo studio, la continua applicazio­ne e le idee sono fondamenta­li per vincere e per perfeziona­re ogni giocatore. Nella Juve, tra i migliori ci sono stati De Ligt e Bonucci in difesa, Ramsey e Matuidi a centrocamp­o e il favoloso Dybala dal suo ingresso. Tra gli interisti sono da segnalare De Vrij, Candreva, ma limitatame­nte al primo tempo, Brozovic, che però deve essere più ordinato. Sempre in alta classifica, fa meraviglie la Lazio di Simone Inzaghi, tornata tra i top club pur non avendo né la storia né gli investimen­ti di Inter e Juve. Chapeau al club e a Simone, capace di creare un gruppo motivato, equilibrat­o e con le idee chiare. Tutti partecipan­o e tutti sono migliorati individual­mente, grazie al lavoro e alle idee. Finora la Lazio è stata, con l’Atalanta, l’espression­e calcistica più divertente del campionato. Potrà vincere? Non so predire il futuro, in ogni caso, compliment­i.

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Top in Italia e a Londra Antonio Conte e Maurizio Sarri in Juve-Inter di domenica scorsa, tutti e due ex Chelsea

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