IL CONDOTTIERO LEBRON TORNA AL POTERE A 35 ANNI
James inarrestabile dopo l’All Star Game: riaperta la corsa all’mvp che sembrava già di Antetokounmpo
ue partite per riprendersi la corona. Per rilanciare una sfida che sembrava chiusa. In un weekend, LeBron James ha fatto scacco matto al potere Nba, dimostrando che anche a 35 anni e nel mezzo della 17ª stagione della carriera, si può essere ancora il più forte di tutti. «Non so cos’altro debba fare per dimostrare di essere l’mvp» ha detto Anthony Davis, in modo più colorito, dopo che LeBron ha steso i Clippers domenica con la seconda prestazione monstre dopo quella di venerdì contro i Bucks, in cui aveva messo la museruola a Giannis Antetokounmpo come nel derby di Los Angeles l’ha messa a Kawhi Leonard.
Mvp
DLeBron ha riaperto la corsa all’mvp. Dopo l’All Star Game in 9 partite viaggia a 30.3 punti e 10 assist di media. I Lakers hanno vinto 11 delle ultime 12 gare, col doppio successo del weekend che ha la firma di LeBron in calce. «È stato incredibile, questo è stato il suo miglior weekend in maglia Lakers - lo ha incoronato Frank Vogel -. Ha dominato sia contro Milwaukee che contro i Clippers, decidendo entrambe le partite». Sono le prestazioni che gli permettono di sfidare apertamente Antetokounmpo, che prima dell’incrocio di venerdì pareva avere saldamente tra le mani il secondo mvp consecutivo. A Las Vegas fino a domenica LeBron eletto miglior giocatore della regular season era quotato a 9: per ogni 10 euro scommessi se ne vincevano 90. Da lunedì la sua quota è scesa a 2,50: scommettendo 10 euro sulla star dei Lakers mvp a fine stagione se vincono 25. Giannis resta favorito, ma se prima tutti gli indizi puntavano al bis del greco, già vincitore nel 2019, ora LeBron è tornato prepotentemente in corsa. Perché ha alzato il livello a dismisura (in una stagione comunque straordinaria, in cui prima della pausa era l’unico in grado di impensierire Giannis con 25 punti e 10.8 assist di media), perché sta trascinando i Lakers al miglior record del West e sta migliorando i compagni, non solo coi suoi incredibili passaggi (10.6 a partita, unico in doppia cifra) ma con la sua leadership. «Sia contro i Bucks che contro i Clippers ci ha fatto immediatamente capire col suo atteggiamento in campo che non scherzava: è così che ci ha spronato a seguirlo» ha raccontato Avery Bradley, spiegando bene quanto la leadership di LeBron sia importante nella crescita dei Lakers.
Immortale
Questa stagione straordinaria, comunque finisca la corsa all’mvp, ha già emesso un verdetto chiaro: LeBron è come il vino, più invecchia e più diventa buono. A 35 anni, con 48.295 minuti di stagione regolare nelle gambe (più 10.049 di playoff), non solo non dà segnali di cedimento, ma domina ancora le partite come se non meglio di quando ne aveva 25. «Non avevo mai visto uno sportivo fare progressi a 35 anni - ha detto di LeBron Doc Rivers, il coach dei Clippers -: sembra più forte, più veloce ed è sempre stato intelligente. Probabilmente uno dei più intelligenti ad aver mai giocato a basket. Il suo cervello gli dà un vantaggio enorme su tanti avversari». James ha vinto l’ultimo dei suoi quattro mvp nel 2013, ma ha sempre chiuso nei primi 10 con la sola eccezione della passata stagione. Sembrava l’inizio di un lento declino, col primo infortunio serio della sua carriera. LeBron l’ha trasformato in un’incredibile motivazione per riprendersi il trono di migliore di tutti. Ha passato l’estate ad allenarsi, non risparmiandosi nemmeno quando era sul set di Space Jam 2. È tornato più forte di prima, prendendo per mano i Lakers e trascinandoli alla loro prima apparizione ai playoff dal 2013. «Ho mantenuto la promessa» ha scritto sui social per festeggiare l’aritmetica qualificazione. Ci sono tanti giocatori, a cominciare da Giannis, che puntano ad essere la nuova faccia della Nba.Quello che continua ad essere LeBron. A 35 anni, dopo 17 stagioni.
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Nello sport non ho mai visto nessuno diventare più forte alla sua età