La Gazzetta dello Sport

Matuidi positivo al coronaviru­s: sta bene

/ Secondo caso in bianconero dopo Rugani. Zaccagni è il primo al Verona: «Solo qualche linea di febbre»

- Di Luca Bianchin

Blaise Matuidi tre giorni fa diceva in un video Instagram: «Dobbiamo prendere coscienza che la malattia può colpire tutti, amici, parenti, familiari». Il coronaviru­s aveva già colpito anche lui. La Juventus ieri sera ha annunciato la positività del campione del mondo 2018 con un comunicato di poche righe: «Il calciatore, da mercoledì 11 marzo in isolamento volontario domiciliar­e, continuerà ad essere monitorato e a seguire lo stesso regime. Sta bene ed è asintomati­co». La stessa situazione di Rugani, il primo positivo in A e fino a ieri l’unico della Juve: Matuidi ha il virus ma sta bene. La stessa di Mattia Zaccagni, calciatore del Verona. In serata il club gialloblu ha ufficializ­zato la sua positività: «Il calciatore, così come tutta la squadra, prolungher­à l’isolamento volontario domiciliar­e sino al 25 marzo. Zaccagni sta bene: nei giorni scorsi ha avuto solo qualche linea di febbre».

La moglie sui social

La situazione di Matuidi è da inquadrare nella gestione dell’emergenza della Juve. La società lunedì ha cominciato a testare i suoi calciatori e forse i suoi dipendenti, scegliendo di non rivelare il numero e il risultato dei controlli. Saranno comunicate solo le positività. Isabelle, moglie di Matuidi, intanto in una diretta Instagram ha parlato del momento di Blaise e della famiglia: «Lui sta bene, tranquilli, non ha proprio niente. Andrà tutto bene», ha detto in italiano. E poi, in francese: «Restate confinati, potete contagiare gli altri. Io non ho sintomi, resto a casa a Torino. Fate molta, molta attenzione per favore. Blaise mi ha chiesto di mandare un messaggio a tutti». E, rispondend­o a una domanda in diretta: «Ronaldo? No, non so se ha il virus». Cristiano che continua a vivere a Madeira, unico giocatore lontano da Torino. Nelle stesse ore, Pjanic ha pubblicato una foto in cui era abbracciat­o al suo... vicino di centrocamp­o. Il testo: «Forza fratello!! Andrà tutto bene».

Possibili altri positivi?

La squadra vive quindi giorni strani. Matuidi e Isabelle, come Rugani qualche giorno fa, sono logicament­e preoccupat­i e non è escluso che il timore possa essere esteso ad altri calciatori: è possibile che nelle prossime ore la Juve riceva i risultati di altri tamponi. I giocatori intanto sono monitorati costanteme­nte. La società giovedì, a seguito della positività di Rugani, ha sottoposto 121 dipendenti a isolamento volontario. Lo stesso vale per 10 ragazze delle Women. Qualcuno, come Rugani e Bernardesc­hi, vive al J Hotel, l’albergo (ora chiuso al pubblico) costruito a due passi dal centro sportivo. Altri, la maggioranz­a, nelle proprie abitazioni, da dove continuano a dialogare a distanza con amici e tifosi.

«Per chi soffre»

Questa situazione continuerà fino alla fine della prossima settimana e, nell’attesa, tornano valide le parole scelte da Matuidi in quel video di domenica: «È un momento molto delicato, dobbiamo stare a casa. Dobbiamo pensare a chi soffre, pensiamo agli infermieri e ai medici, senza di loro sarebbe ancora più difficile. Prima di essere lavoratori, calciatori profession­isti, siamo uomini, bambini, padre e madri di famiglia. Forza Italia, forza Francia, forza tutti noi». Perfetto.

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GETTY Campione del mondo Blaise Matuidi, 32 anni, alla Juve dal 2017

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