La Gazzetta dello Sport

IL GIOIELLO

Da Gigio a Theo: Milan, alza il muro Serve un piano per i rinnovi e Hernandez va blindato. L’acquisto di Rebic altro nodo

- Di Marco Fallisi - MILANO

Un riflesso alla Donnarumma per evitare un gol che pare già fatto, l’esperienza di capitan Romagnoli per coordinare la difesa, la corsa di Hernandez per anticipare le mosse avversarie, l’opportunis­mo di Rebic per cogliere l’attimo: se bastasse trarre ispirazion­e dalle qualità dei propri gioielli per poterli blindare, il Milan sarebbe a cavallo. Invece servirà molto di più, e tutto lascia pensare che sarà una partita impegnativ­a e complicata, specialmen­te ora che l’ultima rivoluzion­e societaria ha cambiato attori e (molto probabilme­nte) strategie a gara in corso.

Gigio e Romagnoli

L’agenda pone in primo piano il nodo Donnarumma, non soltanto perché il contratto del pezzo più pregiato della casa è in scadenza tra quindici mesi, ma anche e soprattutt­o perché fino a poche settimane ad occuparsi del suo futuro erano l’ormai ex Cfo Boban e l’attuale d.t. Maldini. La coppia non ha mai fatto segreto della stima per il portiere cresciuto nel vivaio: «Gigio è un leader, vorremmo trovare un accordo per il rinnovo». E la strada battuta da Boban e Maldini andava davvero in questa direzione: al di là delle dichiarazi­oni pubbliche quasi scontate, i due dirigenti spingevano con la proprietà affinché ci si sedesse presto al tavolo con Mino Raiola, agente del giocatore, e si avviassero le trattative per un eventuale prolungame­nto. Strada chiarament­e in salita, visto lo stipendio da top player di Gigio (6 milioni all’anno) e le perplessit­à di Raiola sul progetto sportivo del Milan. Ora

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che tutto passerà tra le mani dell’a.d. Gazidis (e dei prossimi responsabi­li dell’area tecnica, tra i quali in estate potrebbe non figurare più Maldini), quale sarà la via di uscita dall’impasse? I risparmi prodotti dagli addii di Biglia, Bonaventur­a e probabilme­nte Reina a fine stagione permettere­bbero di ragionare a un rinnovo, ma la politica degli ingaggi di via Aldo Rossi (prossimo salary cap tra 1,5 e 2 milioni) va nel senso opposto. E la somma che si potrebbe incassare dalla cessione di Donnarumma a campionato finito sarebbe una boccata di ossigeno significat­iva per i conti del club: Gigio, tifosissim­o del Milan e felice in rossonero, lascerebbe a malincuore ma le nuove prospettiv­e lo accomodere­bbero tra i pali di una grande d’Europa, in corsa per obiettivi che non sono alla portata del Diavolo di oggi. Il discorso rinnovo andrà affrontato anche con Romagnoli, altro rossonero della scuderia Raiola: il contratto del capitano, rinnovato l’ultima volta due anni fa con Mr. Li ancora al timone, scade nel 2022 e questo lascia al club uno spazio di manovra relativame­nte ampio, ma anche in questo caso parliamo di un ingaggio che sfonderebb­e il tetto stipendi pensato negli uffici del Portello. Ritoccare verso l’alto i 3,5 guadagnati da Romagnoli rappresent­erebbe un’eccezione alla regola come del resto quella di un rinnovo di Donnarumma: quanti “extra” metterà in conto il Milan?

Donnarumma Boban e Maldini spingevano per trattare: cosa farà Gazidis?

Theo e Rebic

Di sicuro dovrà prevedere il pressing sulla fascia sinistra, dove Theo Hernandez è esploso in pochi mesi facendo schizzare verso l’alto la sua valutazion­e, dai 20 milioni pagati in estate al Real Madrid ai 40-50 attualment­e stimati. Per accettare la proposta del Milan, Theo si è tagliato lo stipendio di circa il 20 per cento, ma la corte di qualche big potrebbe generare turbolenze in futuro. Specialmen­te se Maldini, punto di riferiment­o del francese e interlocut­ore decisivo per il suo sbarco in rossonero, dovesse salutare: con o senza l’ex capitano in società, Gazidis dovrà prepararsi ad alzare un muro. E studiare le mosse per trattare con l’Eintracht l’acquisto di Rebic prima che si faccia avanti la concorrenz­a alla scadenza del prestito, a giugno del 2021. Il tempo gioca a favore del Milan, ma guai a non approfitta­re del vantaggio: con Ibra in bilico e Leao ancora acerbo, i gol del croato sono una risorsa a cui il Diavolo non può permetters­i di rinunciare.

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LAPRESSE Gianluigi Donnarumma portiere, 21 anni

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