Mertens canta Napoli È un amore senza fine
L’attaccante si esibisce cantando “Abbracciame” È il brano che spopola in città: la sua parola d’ordine
Ha un cuore grande così, come il senso di solidarietà che sta dimostrando in questo periodo. Che fosse un campione anche nella vita di tutti i giorni lo si è percepito da quelle azioni quotidiane, ai più sconosciuti, che Dries Mertens compie da diversi anni, da quando Napoli è parte della sua vita. Insieme a Kat, sua moglie, è solito fare donazioni ad associazioni che s’interessano degli ammalati e dei bisognosi. E i due non perdono mai l’occasione per magnificare la bellezza della città e quel sentimento di amicizia che li lega alla gente. Per i napoletani, l’attaccante belga è uno di loro, un amico, col quale condividere quei momenti della giornata in cui Dries si dedica ai suoi profili social e informa i followers delle sue iniziative. Su Instagram, per esempio, non perde l’occasione per diffondere foto e video dalla terrazza del suo appartamento, cha affaccia direttamente sul mare di Posillipo, offrendo sfondi di panorama mozzafiato. Oppure, postare il video di un insolito allenamento, utilizzando un bottiglione di vino come peso da sollevare. Insomma, il rapporto è intenso, tant’è che è stato il primo, tra i calciatori napoletani, a lanciare la campagna: “Io resto a casa”, che sta caratterizzando le nostre giornate, per far fronte all’emergenza scattata per il Covid-19.
“Abbracciame”
In un abbraccio si può racchiudere un sentimento, forte. Una passione che Andrea Sannino, cantante neomelodico di ultima generazione, ha saputo tradurre in versi e musica: la sua canzone, “Abbracciame”, è diventato l’inno di Napoli, la cantano tutte le sere, i napoletani, dalle abitazioni salgono forte le note di questa canzone che ha conquistato persino Dries Mertens, che in pochi giorni ne ha imparato le parole e ne ha fatto il suo motivo preferito. La canta in stretto diaal letto napoletano, così com’è scritto il testo, quando è sul lettino dei massaggi o in palestra, accompagnato dallo storico magazziniere, Tommaso Starace, colui che gli ha insegnato anche la boccaccia che spesso mostra dopo un gol. In questi giorni, poi, “Abbracciame” è al sesto posto nella classifica delle canzoni più scaricate da iTunes, un gran successo che ha avuto nell’attaccante belga un testimonial di grande presa sui napoletani e non solo.
Per sempre
Mertens e Napoli, Napoli e Mertens: il felling è fortissimo e collaudato. Lo ha capito anche Aurelio De Laurentiis che, di là delle qualità tecniche del giocatore, mai messe in discussione, ha considerato anche il forte attaccamento del nazionale belga alla città e al club. I due si sono incontrati, una quindicina di giorni fa, prima che scattassero le restrizioni in tutto il Paese e hanno discusso del rinnovo, trovando la soluzione ideale per entrambi. L’annuncio dell’accordo ha fatto felice un’intera tifoseria, che vede in lui e Lorenzo Insigne la speranza per il futuro. E poi, c’è l’intesa con Rino Gattuso. Proprio l’allenatore ha posto come condizione il rinnovo di Mertens per cominciare a discutere la sua conferma per il prossimo anno. Una mera formalità da sbrigare non appena tutto ritornerà alla normalità. Ed in quello stesso momento ci sarà anche la firma dell’attaccante belga sul nuovo biennale che lo porterà al compimento dei 35 anni. Ci sarà un’opzione per un altro anno. Diversamente, a Dries potrebbe essere offerto un ruolo in società. Insomma, per lui, Napoli potrebbe essere per sempre., anche quando deciderà di appendere gli scarpini.
TEMPO DI LETTURA 2’ 42”
2
gli anni
121
Se dovessi scegliere tra il record e lo scudetto? Non avrei dubbi, sceglierei lo scudetto
Dries Mertens
Stai rerenno e te fai ‘cchiù vicino Me vase primmo tu E allora sì, abbracciame cchiù forte Pecchè po’ chi se ne fotte Si tutto ‘o tiempo ca è passato è tiempo perzo O si dimane nun esiste niente cchiù (Stai ridendo e ti fai più vicino mi baci prima tu e allora si, abbracciami più forte, perché poi chi se ne importa se tutto il tempo che è passato è tempo perso o se domani non esiste niente più)
Le reti maggiori rispetto ad altri scenari. Però serviranno colloqui, incontri e nuovi contratti. Il capitano non ha vissuto una buona stagione, anzi. Forse Pezzella ha attraversato il momento più complicato a Firenze: ed anche dal punto di vista fisico non è stato un grande anno (e non si parla della positività al virus che per fortuna non ha destato preoccupazioni) con l’intervento necessario