Gruppo di lavoro per calendario e trasferimenti
●La Fifa istituirà un gruppo di lavoro con tutte le confederazioni per gestire l’emergenza, per occuparsi di cambi del calendario internazionale (Euro 21, Coppa America e Mondiale club) di contratti e trasferimenti (studiando eventuali deroghe) e della possibile creazione di un fondo di sostegno per far fronte all’impatto economico. La Fifa donerà 10 milioni di dollari all’Oms. far traslocare la coppa Italia ad agosto. Ma fa capire : tutti dobbiamo mettere in conto tutto. «Così come noi valutiamo cambi di format, l’Uefa può rimodulare Champions ed Europa League». Che poi tradotto significa: i playoff (in Italia), le final four o le partite secche (in Europa) non possono essere un tabù. In ogni caso, la Figc è pronta a inviare all’Uefa una proposta di calendario per quanto riguarda l’Italia. Proposta naturalmente concordata con la Lega. E la stessa Lega rilancia l’ipotesi 2 maggio-28 giugno per il campionato con le semifinali e la finale di Coppa Italia all’inizio di luglio.
E gli altri?
Questa impostazione italiana diventerà parte della discussione dei tavoli di lavoro istituiti dalla Uefa, che devono affrontare la revisione dei calendari e il conto dei danni economici. Bisognerà vedere se gli altri Paesi, che sono più avanti di noi quanto a giornate di campionato, si renderanno conto che il problema italiano potrebbe diventare il problema di tutti, o almeno di molti. La Spagna è con noi, Germania e Inghilterra?
No tabù stipendi
Lavoriamo sull’ipotesi di ripartire il 2 maggio, ma si dovrebbe finire a luglio
Se il tempo mancasse dovremmo fare i playoff e pure l’Uefa potrebbe rimodulare i format
Ma a proposito di tabù, Gravina ne vuole mettere in discussione un altro: l’intoccabilità degli stipendi dei calciatori (tema su cui anche il ministro Spadafora ha condiviso la parola d’ordine «Niente tabù» di Gravina). Il presidente federale parla di «tavolo» e di «unità», ma dice anche che «l’emergenza vale per tutti», e che «siamo chiamati a un gesto di grande responsabilità». Ed è chiaro che chi più ha, il riferimento naturalmente è ai super ingaggi, deve porsi un problema di «sistema». Un’idea, quella di valutare il taglio dei compensi, su cui allenatori e calciatori non sono pregiudizialmente contrari. «Tutti abbiamo interesse che l’equilibrio economico venga preservato - dice in serata Damiano Tommasi, presidente dell’Aic -. E per questo dobbiamo valutare tutti gli elementi del momento». Intanto Gravina ringrazia il governo per aver concesso alle società sportive, professionisti compresi, lo stato di crisi e la sospensione dei pagamenti. Parla di un confronto con il governo. Ma si rende conto che su quel fronte, per avere credibilità, si dovrà dimostrare di aver risparmiato «dentro» per poter chiedere un aiuto da «fuori».
Anche la Spagna è d’accordo sullo “sforare” 10-15 giorni oltre il 30 giugno
Gabriele Gravina
TEMPO DI LETTURA 3’ 42”