Psg, lo strano caso Tuchel Al top in Europa ma a rischio
Il tecnico tedesco è finalmente riuscito a conquistare i quarti di Champions. Ma l’emiro gli preferisce Allegri e Guardiola
E’il grande paradosso del Psg. Nell’anno in cui il club dell’emiro del Qatar è approdato finalmente ai quarti di Champions League, il calcio è finito in quarantena. Ma dietro alla beffa del destino, dopo tre anni di umiliazioni agli ottavi, c’è pure l’incertezza sul futuro dell’allenatore Thomas Tuchel. Il 46enne tedesco infatti non gode più del sostegno indefesso di Doha e neppure dei giocatori che si attribuiscono il merito del successo in Europa, dopo aver suggellato un patto di spogliatoio. Ma più che l’esonero, a Parigi si preferisce l’idea che il tecnico, contestato anche dagli ultrà, rinunci da sé all’ultimo anno di contratto. Disinnescando così tensioni latenti con il direttore sportivo Leo che sembrano aver provocato una vittima collaterale: Icardi. Nel frattempo è partita la caccia al successore. Max Allegri è sempre in prima fila. I tifosi sognano Pep Guardiola. Più staccato Mauricio Pochettino, un ex da calciatore. Speculativa la candidatura di Simone Inzaghi. E comunque, molto dipenderà dalla pandemia che potrebbe congelare tutto. Salvo colpi di scena.
Accuse
Certo è che Tuchel appare sempre più isolato. I giocatori non gli hanno perdonato l’accusa di aver avuto paura del Borussia Dortmund all’andata. Un modo per scaricare la responsabilità del passo falso, come accaduto la scorsa stagione, dopo l’umiliante rimonta subita agli ottavi dal Manchester United di riserve e ragazzini. Neymar e compagni quindi si sono ribellati smentendo gli azzardi tattici del tecnico che a Dortmund aveva rinunciato al rodato 4-4-2, non fidandosi dei suoi giocatori. Con lo stesso modulo, invece, è arrivata la qualificazione, celebrata a petto nudo e con balletti identici a quelli della festa di compleanno di Icardi, Di Maria e Cavani, celebrata un paio di giorni dopo la sconfitta con il Borussia. Tuchel per questo li aveva bollati come poco professionali, in pubblico. Errore evitato da Leo, da giugno impegnato a rimettere ordine in spogliatoio, intervenuto con fermezza ma a porte chiuse. Smarcandosi ulteriormente dal tecnico che tenta di metterlo in difficoltà mandando sistematicamente in panchina Icardi, il colpo estivo del d.s.
Manovre
A Doha in ogni caso Tuchel non è più considerato intoccabile, anche se si preferisce non destabilizzarlo frontalmente con la squadra prima in campionato, qualificata per le finali delle coppe nazionali e tra le prime otto in Europa. Meglio quindi indurre il tecnico, fischiato di recente dalla curva, a congedarsi da sé. Nel frattempo, Allegri resta il nome più accreditato dai media che gli attribuiscono un legame privilegiato con Leo, poco incline