La Gazzetta dello Sport

Si muove Ezpeleta MotoGP congelata Ora si fermano anche i giapponesi

di Lavoro su motore e aerodinami­ca: stop dal 25 marzo. Ducati e Aprilia: «Giusto così»

- Paolo Ianieri

Il telefono dei responsabi­li delle Case MotoGP è squillato venerdì pomeriggio. All’altro capo Carmelo Ezpeleta, gran capo della Dorna, che annunciava l’arrivo in serata di una direttiva da parte di Danny Aldridge, direttore tecnico MotoGP, nel quale veniva sancito il congelamen­to dello sviluppo dei motori e dell’aerodinami­ca dal 25 marzo. Entro mercoledì, quindi, Honda, Ducati, Yamaha e Suzuki, ovvero le quattro Case che non hanno diritto alle concession­i (Aprilia e Ktm, invece, non sono soggette alle limitazion­i potendo continuare a sviluppare il proprio propulsore anche durante la stagione), dovranno consegnare alla Federazion­e internazio­nale i manichini non funzionant­i dei propri motori, oltre al primo kit aerodinami­co. «E io credo che questa sia una decisione giustissim­a — spiega Gigi Dall’Igna, direttore generale Corse della Ducati —. Qui in Italia non possiamo lavorare, mentre in Giappone sicurament­e lo stanno facendo. È stata una cosa di buonsenso, non ci voleva molto ad arrivarci, per evitare di creare una disparità troppo grande. Con quello che sta succedendo in questo momento nel nostro mondo, Honda è stata sicurament­e quella che ne ha beneficiat­o più di tutti, erano i più in difficoltà e anche i soli a non aver rinunciato al test di Jerez, prima che arrivasse lo stop dalle autorità spagnole». Tesi condivisa anche da Romano Albesiano, d.t. Aprilia. «È stata una mossa corretta, anche se a livello di motori non tocca né noi né Ktm — spiega Albesiano, da tre settimane esiliato a Noale lontano dalla famiglia —. Decidere di chiudere i reparti corse come la F.1 sarebbe stato difficile da controllar­e».

Decisione corretta anche se non ci tocca. A Noale lavoriamo a ritmo ridotto

Albesiano

Honda è stata quella che più ha beneficiat­o, così si è evitata una grande disparità tra le Case

Dall’Igna

Siamo sicuri che torneremo presto alla nostra vita quotidiana, ne usciremo più forti di prima

Ezpeleta

Borgo Panigale ha annunciato la chiusura del reparto corse, come la Ktm

Entro mercoledì si consegnano i manichini non funzionant­i dei vari propulsori

Ferie anticipate

Mentre Ducati e Ktm hanno annunciato la chiusura dei propri reparti corse, e Aprilia lavora a ritmi ridotti, in Giappone il lavoro procede invece come sempre, tra progettazi­one e prove in pista con i collaudato­ri. «Noi non stiamo lavorando ufficialme­nte da venerdì 13, c’erano un po’ di ultimi strascichi questa settimana per chiudere alcune attività, per il resto tutta Ducati è chiusa per ferie. Io da casa più che qualche videoconfe­renza col board Ducati e persone del Motomondia­le non ho fatto — continua Dall’Igna —. In Qatar non si sono congelati i motori perché non essendo presenti non era possibile consegnare i manichini, ma questa è la soluzione più logica. Due settimane poi sono un tempo limitato, non mi aspetto che i rivali abbiamo fatto chissà che progressi».

Futuro difficile

Piuttosto, in attesa di capire quando si ripartirà, anche la MotoGP dovrà iniziare a ragionare in ottica futura. «I nostri budget sono proporzion­ali al business generato e sono sicuro che a patire saranno molto più i costruttor­i moto che non quelli auto. Questo, oltretutto, è il periodo dell’anno in cui si vendono più moto e con tutti i mercati fermi… Bloccare lo sviluppo non credo sia possibile, ma trovare un modo di spendere meno sarà doveroso. I team, soprattutt­o, ma anche le Case avranno delle difficoltà».

Lavoro ridotto

Se Borgo Panigale è chiusa, a Noale, casa dell’Aprilia, si continua a lavorare. «L’applicazio­ne delle norme di sicurezza riduce di fatto l’operativit­à e le persone presenti. Degli 80 del reparto corse, facciamo una turnazione per evitare che le persone lavorino troppo a contatto, qualcuno è in ferie forzate, chi può lavora da casa. Chiarament­e, i reparti più operativi sono le officine, ma stiamo molto attenti alle distanze. La normativa non impedirebb­e di effettuare anche turni senza sovrapposi­zioni, ma è qualcosa al quale non abbiamo ancora pensato. Per il nostro, che è un progetto totalmente nuovo, non nego che da un certo punto di vista questo tempo ci aiuterà a sistemare qualche problema di affidabili­tà. Ma io spero di tornare in pista il prima possibile, anche se prevedo che prima di giugno sarà difficilis­simo. E poi, quando si ripartirà ci sarà un discorso di business importante, tra perdite e rivalse legali molto complesse, come non si è mai visto. Sarà dura».

TEMPO DI LETTURA 3’10”

 ??  ?? 1
Blocco 1) Semaforo rosso al via del GP d’Italia 2019: il Motomondia­le è fermo; 2) Le Honda MotoGP rimesse nelle casse in Qatar; 3) Un meccanico Ducati porta una rossa fuori dai box
1 Blocco 1) Semaforo rosso al via del GP d’Italia 2019: il Motomondia­le è fermo; 2) Le Honda MotoGP rimesse nelle casse in Qatar; 3) Un meccanico Ducati porta una rossa fuori dai box
 ?? IPP MILAGRO ?? 3
IPP MILAGRO 3
 ??  ?? 2
2
 ??  ??
 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy