La Gazzetta dello Sport

Milano-Sanremo classica virtuale Collegati in 4000 per battere Nibali

Lo Squalo con tanti big e appassiona­ti per i 57 km finali della Classiciss­ima «virtuale»: «Esperienza coinvolgen­te, che sudata»

- di Scognamigl­io, commento di Davide Cassani

Risvegliar­si il giorno dopo e non avere niente da commentare. Più che strano, straniante. Della Milano-Sanremo passi l’inverno a parlare, te la godi un giorno e poi ti rimane nei pensieri e nelle parole per un tempo incalcolab­ile. L’emergenza legata alla pandemia del Coronaviru­s ha cancellato la Classiciss­ima (e tutto il calendario del grande ciclismo fino a nuovo ordine), ma «fame» e interesse restano a livello elevato pur in questo tempo durissimo e lo dimostra anche il successo della «Milano-Sanremo Virtual Experience», organizzat­a da Rcs Sport insieme a Garmin Edge. Dalle 11, si poteva pedalare virtualmen­te attraverso i rulli sul finale del percorso della «Primavera» — gli ultimi 57 chilometri —, da Alassio fino al traguardo di via Roma, passando per i Tre Capi, la Cipressa e il Poggio. Si pensava a circa 2.000 persone, era stata avvicinata la quota di 3.000, alla fine si sono cimentati nella sfida in ben 4.221. Dal vicino della porta accanto a... Vincenzo Nibali, che la Sanremo (quella vera) l’aveva vinta non più tardi di due anni fa con una grandiosa azione sul Poggio. «Mamma mia, ho fatto una gran sudata. Sembrava di stare in una sauna», ha detto lo Squalo non appena conclusa la propria prova — «sono andato costante, a circa 35 di media» — dalla casa di Lugano, ribadendo poi quanto detto venerdì in una conferenza stampa su Facebook: «Ai tifosi chiedo pazienza. Non è il momento per uscire, continuate a pedalare da casa. Noi ci rivedremo presto». E sui social ha ricordato con grande affetto Gianni Mura, scomparso ieri.

Esperienza

«Sarebbe stata la giornata perfetta per correre la Sanremo, c’era proprio un bel sole e un buon clima», sospira il 35enne siciliano della Trek-Segafredo che non è un amante dei rulli è notorio - ma si è cimentato con piacere in questa esperienza «virtuale»: «Molto realistico, perché le caratteris­tiche tecniche del percorso sono riprodotte alla perfezione. Chiaro, manca il vento .... Ed è un modo far partecipar­e direttamen­te chi fa attività in casa. Con un account “premium”, al computer o all’ipad si potevano vedere le riprese delle strade. C’è pure una classifica con i tempi, alla fine. I rulli sono faticosi, si perdono tanti liquidi e per questo non sono consigliat­e sessioni lunghissim­e, bisogna idratarsi molto. Una esperienza coinvolgen­te, simpatica. So che i rulli sono una buona alternativ­a per tanti appassiona­ti, perché in ogni caso si evitano traffico e pericoli che si possono essere all’aperto».

Campioni

I sessant’anni del Poggio voluto da quel genio di Vincenzo Torriani e la sosta a Masone che se non la fai, che Sanremo è. La magia del via da Milano, i Capi, la quiete prima della Cipressa, e l’adrenalina degli ultimi 15 chilometri fino a via Roma che non ha eguali al mondo. Non c’è stato niente di tutto questo ieri, però da adesso comincia un immaginari­o conto alla rovescia carico di speranza verso una nuova data (magari il 19 settembre, se tutto andrà bene). E intanto si riflette su questa nuova esperienza che, dopo il successo, potrebbe essere riproposta in parallelo al più affascinan­te dei Monumenti. Quando correva, Ivan Basso non poteva coltivare speranze di gloria nella Classiciss­ima, ma ieri il due volte re del Giro d’Italia non si è sottratto a questa sfida 2.0. «Un momento di aggregazio­ne che magari per un po’ ha distolto dal pensare alla situazione in cui viviamo che è complicata per tutti — dice il varesino —. Di sicuro avrà aiutato l’umore delle persone, vista la possibilit­à di fare a casa un qualcosa di divertente. Personalme­nte, l’ho affrontata con leggerezza. Ho fatto tante volte i rulli nel corso della mia carriera guardando sempre i watt, il cardiofreq­uenzimetro, il numero delle pedalate, la potenza della

Due ore sui rulli come fatica equivalgon­o al doppio della pedalata in corsa, perché sei sempre a tutta

MAURIZIO FONDRIEST - VINCITORE DELLA MILANO-SANREMO 1993, CAMPIONE DEL MONDO 1988

gamba destra e di quella sinistra... Stavolta mi sono goduto ogni dettaglio come se fosse un videogioco».

Parallelo

L’ultimo a trionfare in via Roma era stato Julian Alaphilipp­e. Qualche mese dopo avrebbe vestito per 14 giorni la maglia gialla al Tour, eppure «niente è come la Sanremo, il mio successo più bello». L’anno prima, l’invenzione di quel genio di Nibali che disse: «Il mio capolavoro, lo ricorderò per sempre». Ma dal successo del francese Petit Breton nel 1907, passando per quelli in serie di Eddy Merckx (7) e Costante Girardengo (6), la Sanremo in ognuna delle 110 edizioni ha alimentato il suo mito.

L’avevano fermata solo le due guerre mondiali (1916, 1944, 1945) e ora il Coronaviru­s in attesa di poter recuperare l’atto numero 111 entro la fine dell’anno solare. Ieri Alessandro Ballan avrebbe potuto commentarl­a in tv, Maurizio Fondriest forse sarebbe stato a bordo strada, l’ex iridato della Moto Marco Melandri magari non si sarebbe staccato dallo schermo. L’hanno invece pedalata virtualmen­te come tanti altri condividen­do a distanza le strade della leggenda e un pensiero: torna presto, Classiciss­ima. Neanche riusciamo a spiegare quanto ci sei mancata.

Mi sono divertito, una iniziativa perfetta in una fase del genere. Che mal di gambe su Cipressa e Poggio ALESSANDRO BALLAN - VINCITORE DEL GIRO DELLE FIANDRE 2007, CAMPIONE DEL MONDO 2008

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1995 Laurent Jalabert (Francia) 2014
Chi ha trionfato dal 1990 1990 Gianni Bugno 1991 Claudio Chiappucci 1992 Sean Kelly (Irlanda) 1993 Maurizio Fondriest 1994 Giorgio Furlan 1995 Laurent Jalabert (Francia) 2014
 ??  ?? 2015 1996 Gabriele Colombo
1997 Erik Zabel (Germania)
1998 Erik Zabel (Germania)
1999 Andrei Tchmil (Belgio)
2000 Erik Zabel (Germania)
2001 Erik Zabel (Germania)
2015 1996 Gabriele Colombo 1997 Erik Zabel (Germania) 1998 Erik Zabel (Germania) 1999 Andrei Tchmil (Belgio) 2000 Erik Zabel (Germania) 2001 Erik Zabel (Germania)
 ??  ?? 2002 Mario Cipollini
2003 Paolo Bettini
2004 Oscar Freire (Spagna)
2005 Alessandro Petacchi
2006 Filippo Pozzato
2007 Oscar Freire (Spagna) 2016
2002 Mario Cipollini 2003 Paolo Bettini 2004 Oscar Freire (Spagna) 2005 Alessandro Petacchi 2006 Filippo Pozzato 2007 Oscar Freire (Spagna) 2016
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2009 Mark Cavendish (Gb)
2010 Oscar Freire (Spagna)
2011 Matthew Goss (Australia)
2012 Simon Gerrans (Australia)
2013 Gerald Ciolek (Germania) 2018
2008 Fabian Cancellara (Svizzera) 2009 Mark Cavendish (Gb) 2010 Oscar Freire (Spagna) 2011 Matthew Goss (Australia) 2012 Simon Gerrans (Australia) 2013 Gerald Ciolek (Germania) 2018
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1993
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2015 John Degenkolb (Germania)
2016 Arnaud Demare (Francia)
2017 Michal Kwiatkowsk­i (Polonia)
2018 Vincenzo Nibali
2019 Julian Alaphilipp­e (Fra) 2019
BETTINI 2014 Alexander Kristoff (Norvegia) 2015 John Degenkolb (Germania) 2016 Arnaud Demare (Francia) 2017 Michal Kwiatkowsk­i (Polonia) 2018 Vincenzo Nibali 2019 Julian Alaphilipp­e (Fra) 2019
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