Assalto ai supermercati E la spesa online va in tilt Attese fino a 15 giorni
Il boom senza precedenti e le consegne in affanno Amazon dà la priorità ai prodotti di prima necessità
Dal 20% a dieci volte tanto. Sono i dati che le insegne della grande distribuzione condividono - non a fatica - testimoniando come il traffico degli ordini di spesa online stia vivendo un’espansione senza precedenti. A tal punto da dilatare le consegne a cinque, sette, dieci, addirittura quindici giorni. Un rovescio della medaglia che, alla fine, porta i cittadini di centri medi e grandi a tornare in strada consapevoli di fare lunghe file all’esterno dei punti vendita. Ma come sta lavorando la grande distribuzione per ovviare ad un problema più che mai di attualità ai tempi dell’emergenza coronavirus? «La logistica di consegna non era preparata ad un boom del genere – ribadisce il concetto il presidente di Federdistribuzione, Claudio Gradara –: gradualmente si adeguerà ma non è semplice. Al momento siamo tra i dieci ed i quindici giorni».
I tempi
Conferma che arriva provando ad ordinare la spesa direttamente sui portali: sette giorni su Supermercato24, cinque giorni per ricevere delle casse d’acqua su Amazon, dieci per Eataly, oltre un’ora solo per accedere al servizio di Carrefour, addirittura nessuno slot di consegna possibile per Esselunga. «Stiamo cercando di far fronte ad un volume impressionante di richieste – confermano dalla catena dei Caprotti –: viaggiamo con un aumento medio del 20% in un mercato che già ci vedeva in positivo del 4%. Chiediamo alle famiglie di concentrare gli acquisti al massimo in una spesa settimanale». Gratuite le spedizioni per gli over 65, così come con Supermercato24, mentre Carrefour garantisce priorità ad anziani, disabili, malati e future mamme. Easycoop serve il Veneto e le province emiliane di Bologna, Modena e Ferrara: «Ci stiamo impegnando per raggiungere più persone nel minor tempo possibile ed abbiamo grandi difficoltà, sebbene il nostro sia un servizio strutturato per un bacino predefinito. Al momento possiamo solo garantire consegne nel raggio di 10/15 giorni». Discorso analogo per Pam Panorama, che si affida ad Amazon ad eccezione di Milano, dove cura direttamente il servizio di consegna: al momento sulla piattaforma online non risultano disponibili finestre fino al 27 marzo, ma è il sistema stesso ad invitare gli utenti a ritentare allo scoccare della mezzanotte.
«Direttissima»
Intanto coltivatori, allevatori e pescatori si sono mobilitati in questo grande momento di emergenza con dei presidi nelle grandi città. A Roma, dal mercato al Circo Massimo, è possibile avere con una telefonata il «Pacco salva dispensa» in due versioni: una da 30 euro - con passata pomodoro, uova, latte fresco, pollo, pane, frutta e verdura, farina, legumi, pasta, formaggio primo sale e carne di bovino - e l’altra da 15 euro - con frutta e verdura di stagione e in omaggio un mazzetto di odori -. Vengono a casa anche i contadini del mercato di Porta Romana a Milano, con pacchi da 30 e da 40 euro, mentre a Napoli sono stati creati dei punti di raccolta dove i cittadini potranno ritirare il pacco ordinato al telefono. E per quanto riguarda Amazon? Il colosso di Seattle decide di concentrare la sua capacità «sui prodotti che hanno la massima priorità e, a partire da oggi (ieri, ndr), smetteremo temporaneamente di accettare ordini su alcuni prodotti non di prima necessità sia su Amazon.it che su Amazon.fr.». Lo ha annunciato ieri sera l’azienda in una nota aggiungendo che «tutti gli ordini già confermati saranno regolarmente consegnati».
La logistica non era pronta ad una richiesta del genere
In maniera graduale ci adegueremo ma non è semplice
Claudio Gradara Presidente di Federdistribuzione