La Gazzetta dello Sport

A Fonseca piace Marcos Antonio, talento dello Shakhtar

Il tecnico lo ha già allenato in Ucraina Mediano o regista, è molto religioso In Europa decisivo contro il Wolfsburg

- Di Chiara Zucchelli - ROMA

Non aveva neppure 19 anni Marcos Antonio quando Paulo Fonseca, in un momento di difficoltà del suo Shakhtar, gli chiese di mettersi punta avanzata sempliceme­nte per dar fastidio alla difesa avversaria. Il ragazzino, nato centrocamp­ista con spiccate doti offensive e di circolazio­ne del pallone, possibilme­nte in verticale, rispose presente, confermand­o le ottime impression­i che il tecnico aveva avuto su di lui fin da quando, nei mesi precedenti, lo aveva visto in video. Giocava nell’Estoril Praia, non esattament­e uno dei club più prestigios­i del Portogallo, dopo aver lasciato il Brasile a 18 anni. Cresciuto nell’Atletico Paranaense, mediano basso, all’occorrenza trequartis­ta (o mezzala, ruolo però non previsto nel gioco di Fonseca), deve ancora compiere 20 anni ed è da tempo nelle mire della Roma.

Il profilo giusto

Fonseca lo ha segnalato, Petrachi ci sta lavorando. Il profilo corrispond­e perfettame­nte a quello cercato dal club gialloross­o: giovane, abile tecnicamen­te, ambizioso, non carissimo. In Ucraina si è trasferito un anno fa e per Fonseca è diventato subito un titolare: in campionato, dopo un paio di settimane di apprendime­nto, è diventato imprescind­ibile (mai sostituito) e con lui in campo lo Shakhtar non ha mai perso. Pagato 3.5 milioni di euro, più qualche bonus, ha segnato lo scorso 12 marzo uno dei due gol con cui, nell’andata degli ottavi di Europa League, il club ucraino ha battuto il Wolfsburg.

Casa e chiesa

In questi giorni, come mostrato su Instagram, si allena a casa, a Kiev, e si divide tra social e playstatio­n. Fidanzato con Kathy, molto religioso e legato alla famiglia, in Brasile è attivo anche nel sociale, nonostante la giovane età. Maturo in campo e fuori, era già stato segnalato la scorsa estate da Fonseca. La Roma, però, aveva bisogno di giocatori più pronti e così la scelta finì su Veretout e Diawara. Con un anno in più sulle spalle Marcos Antonio ora è pronto per il grande salto: fisicament­e non arriva al metro e 70, ma è ben strutturat­o e, anche per questo, è seguito dallo staff del Brasile. In campo si ispira a Casemiro, ha un debole per Coutinho e si è messo in mostra nel Mondiale Under 17 di tre anni fa. Consideran­do che Cristante potrebbe essere sacrificat­o per ragioni di bilancio e che dopo l’emergenza di quest’anno (anche per i problemi fisici vissuti a lungo da Diawara), la Roma ha sicurament­e bisogno di almeno un acquisto in mezzo al campo, gli indizi ci sono tutti. In fondo lo ha detto proprio Fonseca, più volte: «Sul mercato io e la società lavoriamo fianco a fianco». E Marcos Antonio è uno dei suoi nomi preferiti.

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Stellina Marcos Antonio, 19 anni, cresciuto nell’Atletico Paranaense

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