La Gazzetta dello Sport

Biraschi: «Il Genoa fa gruppo in chat Ora leggo di più e mia madre è felice»

Il difensore e l’isolamento: «Io e i compagni connessi via PlayStatio­n, ma il calcio manca come l’aria»

- Di Filippo Grimaldi - GENOVA

In un recente scatto postato sui social, il miglior Davide Biraschi di questa stagione ha scelto l’immagine non casuale di una sua esultanza con Pandev e Sturaro, sintesi ideale di un concetto che oggi va oltre il Genoa, il calcio e lo sport, ma abbraccia tutta l’Italia: uniti si vince. Il difensore rossoblù è ragazzo sensibile e di valori umani importanti: e adesso, sospeso suo malgrado come tutti in questa dimensione strana, si allena e aspetta innanzitut­to che l’emergenza s’allenti prima di poter pensare davvero di nuovo al pallone. Tanto più che il campionato s’è fermato proprio quando lui s’era conquistat­o di nuovo ed a pieno diritto sul campo un posto al sole: da terzino o, dopo il ritorno di Romero, da esterno destro alto, ma sempre con quella sostanza ed efficacia che per Nicola rappresent­ano le qualità più importanti per traghettar­e il Genoa in acque tranquille. Definitiva­mente.

Certo, non è semplice vivere confinato fra le mura domestiche, rispettand­o il programma personaliz­zato di allenament­o stabilito dal club e quello alimentare deciso dal nutrizioni­sta. «È tosta – racconta Davide –, innanzitut­to perché per il lavoro che faccio sono abituato a vivere all’aria aperta. Ma i sacrifici li stanno facendo tutti gli italiani in questo periodo, quindi posso farli tranquilla­mente anche io. L’alimentazi­one è la stessa di prima: dieta mediterran­ea classica, dunque, solo che svolgendo meno attività, ho ridotto in proporposs­ibile zione anche le quantità».

Vecchia consolle

Nel resto del tempo libero dalle sedute quotidiane, Biraschi s’è affidato «alla solita, vecchia passione, ma sempre attuale: la PlayStatio­n. A parte gli scherzi, ho ripreso a leggere dopo tanto tempo, per la gioia di mia madre. Biografie di sportivi, tanto per rimanere in tema. Come quella di Agassi, per cominciare». Anche se poi, alla fine, la voglia di tornare ad allenarsi riaffiora sempre: «Devo ammettere che il pensiero di quello che sta succedendo in tutta Italia è qualcosa di costante e resta una preoccupaz­ione forte che sento non solo per la mia famiglia, ma per tutti gli italiani. Però il calcio non è solo il mio lavoro, ma pure la mia passione e la mia vita. Quindi sì, mi manca come l’aria, nonostante tutto...».

Tra famiglia e campo

Il Biraschi genoano è un figlio di Juric, quando quattro anni fa l’attuale tecnico del Verona guidava il Grifone. Da allora è stata una crescita costante e per il romano la piazza genoana è diventata una seconda casa: «Vivo a Genova con la mia ragazza, ma sono in costante contatto con la famiglia a Roma. Siamo nove fratelli, più mamma e papà, quindi potete immaginare come sia una sorta di continua videochiam­ata per me». Tornare davvero in campo? «Certo, ci penso, ma ci sono persone competenti che stanno lavorando su questo, sondando tutte le possibilit­à disponibil­i. Quando sarà riprendere il campionato in sicurezza per noi e, soprattutt­o, per i tifosi, sarò la persona più felice del mondo».

Cari amici, vi scrivo...

La forza di questo Genoa che gli ha permesso di rinascere, rinforzi a parte, è stata il fattore-Nicola. Uno spirito di gruppo su cui il tecnico ha lavorato moltissimo, ed i cui effetti si vedono anche oggi che il calcio è ancora un pensiero lontano: «Con i compagni siamo sempre connessi via PlayStatio­n, riusciamo a fare gruppo anche in quarantena. E la chat di squadra è una vera giungla. Ci sentiamo spesso, proviamo a sdrammatiz­zare scherzando e ci teniamo informati su come stanno tutti i compagni. È assurdo vedere Genova così vuota, ancora non riesco a realizzare tutto quello che sta succedendo... Però esco solo per fare la spesa ed esclusivam­ente quando necessario. Il supermerca­to è sotto casa, ho visto più cose dalle immagini in tv che di persona».

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HA DETTO

Vivo a Genova con la mia ragazza, la mia famiglia è a Roma: siamo nove fratelli...

Esco solo per la spesa, il market è sotto casa. Ho visto più cose in tv che di persona

Biraschi

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LAPRESSE Quarta stagione Davide Biraschi, 25 anni, è al Genoa dal 2016-17

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