La Gazzetta dello Sport

Napoli, Di Lorenzo non si ferma mai Gattuso ha un top

È il più utilizzato della stagione: 2250’ E lo segue anche il c.t. azzurro Mancini

- Di Mimmo Malfitano - NAPOLI

LA SCHEDA

È nato a Castelnuov­o di Garfagnana il 4 agosto 1993. Ha iniziato nelle giovanili della Lucchese e nel 2009 s’è trasferito alla Reggina. Due anni e poi il passaggio al Cuneo dove resta una stagione per poi rientrare alla Reggina. Altri due anni al Matera e poi all’Empoli dove ottiene la promozione in A che gli apre le porte del Napoli

Il dato riguarda Giovanni Di Lorenzo. Si, proprio lui, umile gregario il cui compito è quello di presidiare la fascia destra, partendo dal basso. Quando si parla di maggior numero di minuti giocati, spesso si associa il riferiment­o ai giocatori più rappresent­ativi di un club. Nel caso specifico ci si aspetta che in testa a questa speciale classifica possano esserci giocatori del calibro di Insigne, Mertens, Manolas, Fabian Ruiz o Zielinski. Invece, no, nel Napoli il primato spetta proprio all’ex difensore dell’Empoli che, pur avendo una presenza in meno (25) rispetto a Zielinski che le ha giocate tutte, è lui che vanta il maggior numero di minuti giocati, 2250, rispetto ai 2156 sommati dal centrocamp­ista polacco. La prima consideraz­ione, ovviamente, va fatta sull’imprescind­ibilità del giocatore che è stato un intoccabil­e sia per Carlo Ancelotti sia per Rino Gattuso che ne sta gestendo il momento tecnico.

Duttilità

Di Lorenzo s’è imposto attraverso il lavoro e la continuità che è riuscito a dare al proprio rendimento. Per le esigenze dell’allenatore è un punto di riferiment­o sulla fascia, perché riesce a garantire entrambi le fasi. Sa difendere e sa spingersi oltre la metà campo avversaria, arrivando al cross con apprezzata precisione. Ma il suo apporto, finora, non s’è limitato al solo ruolo di esterno. L’infortunio di Koulibaly e la poca affidabili­tà dimostrata dal giovane Luperto, hanno convinto Gattuso a spostarlo nel ruolo di centrale, al fianco di Manolas, nel periodo dell’emergenza, ovvero, quello determinat­o dalle contempora­nee indisponib­ilità del difensore senegalese e di Nikola Maksimovic. Nonostante le difficoltà di adattament­o, Di Lorenzo ha dimostrato una duttilità che potrà servire in seguito se si dovessero ripresenta­re situazioni del genere, anche se per la difesa, Giuntoli s’è già assicurato Rrahmani e sta seguendo con molto interesse Koch del Friburgo.

Vero colpo

Ancora una volta l’intuito di Cristiano Giuntoli ha avuto ragione. Il nome dell’esterno empolese era sul suo taccuino già da tempo. Il ds l’ha voluto seguire, personalme­nte, per essere certo della bontà dell’acquisto. E quando n’è stato convinto, ha prospettat­o l’ipotesi a Aurelio De Laurentiis. E’ nato così il vero affare dello scorso mercato, tra l’incredibil­e flop di Lozano, voluto da Ancelotti, e l’ingaggio di Manolas. Il colpo grosso, in ogni modo, è stato proprio quello di Di Lorenzo, pagato meno di 10 milioni: oggi ne vale almeno 30 e potrebbe essere il prossimo esterno destro della nazionale di Roberto Mancini. Il progetto del ragazzo, comunque, è stato bruscament­e interrotto, come il suo sogno di giocare l’Europeo, rimandato a giugno 2021. Intanto, continua i gli allenament­i, in quarantena, come tutti i suoi compagni, in attesa che il calcio riprenda le sue attività. Gattuso ne segue quotidiana­mente il lavoro, perché vuole una squadra già tonica quando riprendera­nno gli allenament­i a Castel Volturno.

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