CHI È
Da difensore a difensore, non poteva non notarlo. Diego Lopez ha capito subito che poteva contare su Andrea Papetti, tanto che quando si è fatto male Andrea Cistana non ha esitato un istante. Niente rimescolamenti con esperti fuori ruolo o rilanci fuori tempo massimo: largo al nuovo che avanza. E pazienza se adesso è tutto fermo e il Brescia è un cantiere in cui ricostruire fra le macerie di un ultimo posto che brucia: tra i mattoni della casa che sarà, Papetti c’è di sicuro. Ha già debuttato in A, e ha dimostrato di meritarlo nella surreale ultima partita di campionato prima dello stop, al di là della sconfitta con il Sassuolo.
Scuola Inter
«L’ho lanciato senza il minimo dubbio - ha detto il tecnico -. L’avevo osservato con attenzione in allenamento. Vedendolo giocare non diresti che ha quella età. E quando ho deciso di farlo giocare non la sapevo: l’ho chiesta dopo». Nato a Cernusco sul Naviglio, Papetti è del 2002. Diventerà maggiorenne il 3 luglio. Ha iniziato nelle giovanili dell’Inter, da esterno, si è fatto largo nel vivaio del Brescia: prima terzino, poi centrale. In estate era stato in ritiro con la prima squadra sotto la guida di Corini, per poi proseguire nella Primavera con Elia Pavesi a dispensargli consigli. Perspicace fin dagli esordi nerazzurri, sul piano muscolare e su quello tecnico Papetti è cresciuto rapidamente in questi mesi. Adesso è considerato un prospetto su cui lavorare. E un potenziale futuro titolare.
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