Uci, organizzatori, squadre e atleti: vertice il 1° aprile
«IL FIANDRE VALE 40 MILIONI MA LA SALUTE È PIÙ IMPORTANTE»
sinceri, ci sono cose più importanti che hanno la priorità. In gioco c’è la salute pubblica. Non si poteva fare altrimenti. Io sono a Gand, e qui ci sono le stesse restrizioni dell’Italia. Chiusi in casa. Aspettiamo almeno il 15 aprile e speriamo che vada meglio».
●(ci. sco.) Si tratterà — non potrebbe essere altrimenti, in tempi di coronavirus — di una conference call. Gli attori principali del sistema ciclismo si sono dati appuntamento a mercoledì 1° aprile per cominciare a discutere scenari e prospettive in vista della definizione di un nuovo calendario: coinvolti l’Uci, la federazione ciclistica internazionale, organizzatori, squadre e gli atleti. Il fatto che sia arrivata l’ufficialità del rinvio al 2021 dell’Olimpiade di Tokyo («decisione saggia», dice il presidente federale Di Rocco) economici, cari e carissimi (fino a 10.000 euro per 4 persone, ndr) che permettono di vedere la corsa da posizioni privilegiate. Ma non dimentichiamo che col bel tempo superiamo il milione di spettatori in strada. Camere d’albergo, ristoranti, bar, pubblicità... siamo sui 40 milioni».
3State pensando a quando si potrebbe disputare nel 2020? «Prima di questa domanda ce n’è un’altra: quando potrà riprendere regolarmente l’attività ciclistica professionistica?».
3Secondo lei?
«Maggio... direi troppo ottimistico. Giugno... speriamo, sì, ma ora non si può dire. Anche perché il gruppo in questi anni è diventato sempre più internazionali e si devono mettere in conto scenari diversi dell’evoluzione della pandemia a seconda delle Nazioni».
3Quelli che avevano comprato un biglietto o un pacchetto per il Giro delle Fiandre adesso apre una «finestra» in più, ma bisognerà fare i conti con l’evolversi della situazione sanitaria nel mondo. Due certezze: dare ai corridori la possibilità di allenarsi bene prima di tornare in gruppo e la priorità a grandi giri e classiche monumento. come si dovranno comportare?
«Stiamo provando a convincere tutti a conservare quanto acquistato per il 2021. Il Fiandre 2020 dovrebbe essere messo in piedi in meno tempo e la modalità organizzativa potrebbe essere diversa».
3Flanders Classic organizza anche la coppa del mondo di cross, che dovrebbe partire a inizio ottobre negli Stati Uniti. Si può immaginare una sovrapposizione col Fiandre? «Bisognerebbe pensarci bene. In teoria, penso che un Fiandre corso per esempio il 20 novembre non avrebbe senso (in Belgio si fa l’ipotesi di settembre o ottobre, ndr). Noi siamo d’accordo con l’impostazione di privilegiare le gare più importanti per una eventuale ricollocazione. Non sarà facile. Però finora sto vedendo unità d’intenti tra le componenti principali del ciclismo».
3 Come organizzatori, avete chiesto aiuto economico all’Uci? In Belgio un team come la Deceuninck-Quick Step ha chiesto lo stato di disoccupazione per parte del personale, per esempio.
«No, non è una nostra priorità adesso. Conosciamo la fragilità economica del modello-ciclismo ma ora dobbiamo cercare di ripartire assieme, andando tutti nella stessa direzione. E farlo al momento giusto, senza avere fretta».
Il Fiandre è dentro il cuore di ogni belga. Come se fosse stata cancellata la festa nazionale
Nessun dubbio che questi sacrifici siano necessari. Pensiamo al futuro con fiducia
Se parlo ancora bene italiano il merito è di amici come Mazzanti e Pozzato
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