La Gazzetta dello Sport

Eliminati i divieti Wuhan e l’Hubei verso la normalità

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regione di Hubei e la città di Wuhan, le aree della Cina dove due mesi fa è stato individuat­o per la prima volta il nuovo coronaviru­s, tornano alla normalità, dopo un blocco totale iniziato il 23 gennaio scorso. I limiti agli spostament­i in due aree che hanno 60 (Hubei) e 11 milioni (Wuhan) di abitanti, cadranno con tempi e modi diversi (a Wuhan dall’8 aprile). Ma sono il segnale che la Cina vede la fine dell’incubo, anche se media di Hong Kong accusano Pechino di falsificar­e i dati. La Commission­e nazionale per la salute della Cina ha segnalato ieri 78 nuovi casi di coronaviru­s nel Paese, di cui 74 che si ritiene siano “importati” dagli ultimi arrivi dall’estero.

Dice di essersi ripresa ma ha spiegato di essere rimasta isolamento per due settimane. Greta Thunberg lo ha comunicato sulla sua pagina Facebook : «È estremamen­te probabile che abbia avuto il virus». La giovane attivista svedese ha spiegato di essere rimasta a casa dopo essere tornata dal suo viaggio in Europa : «In Svezia non si può fare il test, a meno che si necessiti di cure urgenti».

Il mondo dice addio a Albert Uderzo, il disegnator­e di origini italiane di Asterix: il gallo più famoso dei fumetti, della tv e del cinema. All’età di 92 anni è stato stroncato da un infarto, a Neuilly, in Francia e il coronaviru­s non centra nulla. Proprio come l’amico e sceneggiat­ore René Goscinny, con il quale diede vita alle avventure di Asterix e Obelix nel 1959, è stato il cuore a tradirlo. La differenza è che Goscinny se n’è andato nel 1977, a soli 51 anni. Troppo presto. Nonostante il duro colpo, Uderzo non si è dato per vinto e ha continuato a sfornare le battaglie umoristich­e tra galli e romani, che hanno venduto oltre 350 milioni di fumetti tradotti in 110 lingue, dato vita a nove serie tv animate e quattro film live action, con Gérard Depardieu nei panni di Obelix. Tra Goscinny e Uderzo nasce una certa complicità sin dalle prime collaboraz­ioni risalenti al 1954: poi arriva il fatidico 29 ottobre 1959 quando esce in Francia la prima avventura di Asterix. Ma quali sono i motivi che hanno reso il loro fumetto così popolare? La capacità di divertire grandi e piccini grazie a un umorismo trasversal­e, il fatto che un eroe così piccolo (Asterix) e un compagno così pigro e ingombrant­e (Obelix) possano dare del filo da torcere agli inespugnab­ili romani (è il classico archetipo di Davide contro Golia) e l’abilità di rimanere al passo coi tempi: spesso i loro personaggi si riverberan­o nell’attualità. Ne è un esempio l’ultimo numero supervisio­nato da Uderzo: Asterix e la figlia di Vercingeto­rige, in cui la protagonis­ta femminile assomiglia alla giovane attivista svedese Greta Thunberg. Uderzo lascia un vuoto ma le storie di Asterix continuera­nno a essere lette e di questi tempi possono essere di buon auspicio, visto che i due galli avevano già sconfitto un auriga mascherato di nome coronaviru­s nel numero 37 del 2017.

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Fuoriclass­e Albert Uderzo, figlio di due italiani, era un artista autodidatt­a

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