La super Atalanta è già nel futuro Big ancora blindati Gosens compreso?
Confermatissimi Gomez, Ilicic e Zapata Per l’esterno servirà una grande offerta
AZingonia c’è un muro: se non è invalicabile, poco ci manca. Per creare qualche crepa, o sperare di superarlo, ci sarebbe un unico modo: presentare un assegno pesante (e non è detto che possa bastare). Altrimenti - come spesso capitato negli ultimi anni -, la risposta sarebbe: «Arrivederci e grazie». Si tratta di mercato, di big: «status» che parecchi a Zingonia hanno raggiunto con Gasperini. Alcuni hanno salutato tempo fa, tanti non l’hanno fatto e difficilmente lo faranno in estate. Al massimo si potrebbe valutare una sola partenza: magari «alla Mancini», da luglio alla Roma per 23 milioni complessivi. Un affare, considerando che non era un «titolarissimo». Quest’anno la musica non cambierà, soprattutto se l’Atalanta dovesse confermarsi da Champions League.
L’attacco di Gasperini
Le stelle non si toccano. E si parte da quelle in attacco: Gomez, Ilicic e Zapata. Contrattualmente, tutti blindati con la stessa scadenza: con la Dea fino al 2023. Per impedirlo, servirebbe tanto denaro: una quindicina per il Papu (bandiera sempre più convinta di chiudere la carriera a Bergamo), 25-30 per lo sloveno, 45 per Zapata, gigante che pochi mesi fa - dopo un 2018-2019 da 28 gol in 48 match - ne valeva (almeno) 50. E solo il lungo stop da ottobre a gennaio ha fatto calare, seppur di poco, la sua valutazione. In ogni caso, dalle loro parti c’è poco margine per convincere la famiglia Percassi. Potrebbe (forse) essercene di più andando indietro di qualche metro: magari a centrocampo, dove c’è un Gosens sempre più richiesto in Europa.
Conteso, ora e domani
Il bilancio parla chiarissimo: 8 reti e 5 assist in 30 presenze. In circolazione è tra gli esterni più decisivi, per lui ci sarà prestissimo la fila. E non sarebbe una novità, dato che già a gennaio due club bussarono: uno per chiedere informazioni in vista di giugno (il Chelsea), l’altro mettendo sul tavolo 25 milioni (il Lione). Poi gentilmente rifiutati. Tempi di ripresa permettendo, di questo passo Robin fresco di rinnovo fino al 2023 ne varrà anche di più: per questo si può considerare l’unico, possibile, sacrificabile. E non a caso in inverno è stato acquistato Czyborra dall’Heracles Almelo, magari per prepararlo alla possibile eredità. Per la prossima stagione, quindi, parola al Gasp: dal mister dipenderanno le scelte a sinistra. Due le strade: insistere con convinzione sul classe ‘99 o affiancargli un profilo più esperto. Per ora, scenari. Anche perché si tenterà comunque di trattenere Gosens.
Timo-Dea: c’è il bivio
Difesa al sicuro, incedibile la diga centrale De Roon-Freuler. Altrettanto Pasalic, che l’Atalanta riscatterà dal Chelsea per 15 milioni. Saranno da valutare le posizioni di Hateboer e Castagne. Il primo, grazie alla doppietta al Valencia e a una serie di prestazioni convincenti, ha riconquistato credito. Il secondo merita un discorso a parte: in scadenza il 30 giugno 2021 (ingaggio da circa 550.000 euro), il rinnovo che in estate sembrava poco più che una formalità è diventato una questione più articolata. La trattativa ha subito una frenata ed è diminuito lo spazio concesso da Gasperini (dal 6 gennaio una sola volta titolare). Se non dovessero arrivare news in tempi particolarmente brevi, entourage e dirigenza si troverebbero di fronte a un bivio delicato: con un anno di contratto, servirebbe prolungare. Oppure, meglio pensare a una cessione: le richieste non sono mai mancate. E per evitare di svalutare il nazionale belga, non ci sarebbe alcun muro. Per i tre là davanti, invece, non se ne parla proprio: l’Atalanta non ci sente, il muro è invalicabile.
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Il futuro La Dea ripartirà dai tre tenori: il loro contratto scadrà nel 2023
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