IL NUMERO
il rapporto. Non è un problema di soldi ma di obiettivi e prospettive, col giocatore orientato ad accettare qualche offerta per tornare nella penisola iberica.
L’apertura
Ma a dimostrazione del rapporto buono, Quilon ha dato la disponibilità di Callejon per continuare anche a luglio, nonostante la scadenza del contratto al 30 giugno, se questa assurda stagione bloccata dall’emergenza riprendesse e si prolungasse oltre la scadenza naturale degli accordi con i calciatori. Un bel segnale anche nei confronti della tifoseria e di una città in cui José con la moglie e le sue figlie si sono sempre trovati bene. Una Coppa Italia e una Supercoppa vinte sono il suo bottino di trofei, ma soprattutto la forza di questo esterno è stata la continuità. A parte qualche volta Ancelotti per turnover, usato come metodo, i quattro tecnici che si sono succeduti in questi anni non hanno mai rinunciato allo spagnolo che non a caso è il recordman di presenze nelle ultime sette stagioni al Napoli: ben 336 le volte in cui è sceso in campo, segnando pure 80 gol. Nell’ultimo periodo trascorso a casa - anche leggendo favole alle sue bimbe - José ha fatto scomparire il platino dai capelli e ora sfoggia anche dei baffetti neri cresciuti... in quarantena. Nuovo look, in attesa che tutto passi - in Italia come nella sua Spagna, i Paesi più colpiti in assoluto - per poter tornare a gioire intorno a un pallone che rotola, a godere per un assist o per uno di quei famosi tagli che hanno portato i romantici a scrivere: «Innamoratevi di qualcuno che vi cerchi come Insigne cerca Callejon».
L’incontro
E poi chissà questa primavera non porti novità. Lo stravolgimento della stagione mette in discussione ogni scelta per il futuro. E nella testa di De Laurentiis c’è un incontro a quattr’occhi con Callejon per capire direttamente se ci sono gli stimoli giusti per continuare insieme. Quello che può essere definito il “metodo Mertens”: vedremo se funzionerà. E comunque finirà, José meriterà un grande grazie.
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