La Gazzetta dello Sport

Prima dello stop si era qualificat­o il 57% degli atleti

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●ATLETICA E NUOTO INTRECCI MONDIALI

I Mondiali di atletica (dal 6 al 15 agosto a Eugene, negli Usa) e di nuoto (dal 16 luglio all’1 agosto a Fukuoka, in Giappone) sono gli eventi più importanti che nel 2021 potrebbero subire un cambio di date. Entrambe le federazion­i hanno dato la disponibil­ità.

●IL REBUS QUALIFICAZ­IONI Allo stato attuale solo il 57% dei quasi 11.000 atleti partecipan­ti ai Giochi s’era già qualificat­a all’evento. A causa del virus, già da qualche settimana molti sport hanno interrotto l’iter di qualificaz­ione; per altri invece s’era già concluso. Le federazion­i dovranno ora decidere il da farsi.

3Voi credevate che fosse possibile scansare il virus fino all’ultimo momento?

«Da una parte le misure con cui il Giappone era riuscito a contenere il virus e a minimizzar­ne gli effetti ci faceva pensare che forse poteva esistere la possibilit­à di potere mantenere i Giochi a luglio. Allo stesso tempo però aumentavan­o i dubbi sulla situazione mondiale, dove l’aumento dei casi era impression­ante. E la domanda pressante era: il mondo sarà in grado di andare in Giappone in completa sicurezza? Così avevamo prefigurat­o anche uno scenario che prevedesse la quarantena per le delegazion­i. Eravamo arrivati all’idea che con tutte le cautele potesse essere possibile». 3Che cosa vi ha fatto cambiare idea, che cosa vi ha spaventato? «Domenica mattina abbiamo visto i numeri dell’ invasione del virus in Africa, dove era appena sbarcato. Pochi erano i casi, ma in molti Paesi. Poi sono arrivate le notizie dell’avanzata del virus anche in Sudamerica e negli Stati Uniti. Per questo ho chiamato una teleconfer­enza di emergenza del nostro Consiglio Esecutivo per aprire la discussion­e con gli organizzat­ori giapponesi sulla possibilit­à dello spostament­o temporale dei Giochi. E, mentre discutevam­o, arrivavano ancora notizie allarmanti: il virus aveva colpito anche molte isole dell’Oceania. Così la scelta di cambiare la data dell’Olimpiade è diventata un passo necessario, ma poteva essere presa solo di comune accordo con i giapponesi. Per questo abbiamo subito informato Mori, il presidente del comitato organizzat­ore, della nostra opinione e gli abbiamo chiesto di parlarne al primo ministro Abe per aprire la discussion­e su un possibile scenario di rinvio e poi di fissare il momento in cui, in caso di accordo, informare il mondo. Poi lunedì anche il direttore generale dell’OMS ha mandato un rapporto sul deteriorar­si della situazione e ha anche fatto sapere che aveva intenzione di chiamare tutti i leader del G20 per informarli. Così abbiamo chiamato ancora Tokyo ed è stata fissata l’ora dell’annuncio il giorno dopo del primo ministro Abe».

3 Non avete mai pensato cancellare i Giochi?

«Non è mai stata un’opzione presa in consideraz­ione, anche se è stata discussa. Ma faccio presente che la cancellazi­one aveva bisogno solo della nostra decisione, mentre lo spostament­o richiede il consenso delle parti di cui abbiamo parlato».

3 Quale sarà il significat­o di questi Giochi ritardati?

«La più grande celebrazio­ne dello sport per il ritorno alla vita

La cancellazi­one non è mai stata un’opzione presa in consideraz­ione

Forse ai Giochi non riusciremo a vivere tutti nello stesso Villaggio

Una Task Force e le 33 federazion­i studierann­o il periodo migliore

I nostri sponsor hanno confermato la presenza anche l’anno prossimo

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