COSTI ALLE STELLE E LA PERDITA SALE A 292 MILIONI I DEBITI SFIORANO QUOTA 2,5 MILIARDI SISTEMA INDIFESO CONTRO IL VIRUS
Il fatturato cresce a 2,7 miliardi, ma aumentano di più le spese, tra stipendi e trasferimenti. Rischio tracollo se il torneo non riparte per l’emergenza sanitaria
L’ANALISI
DEI CONTI 2018-19
Aleggere i bilanci delle squadre italiane tornano sempre in mente quelle parole del fiscalista Victor Uckmar su un sistema «fuori controllo» e sui titoli calcistici in Borsa «sconsigliati a orfani e vedove». Stavolta, però, è diverso. Stavolta l’inchiesta annuale della Gazzetta, letta in controluce al tempo del coronavirus, fa venire i brividi: i numeri, di per sé gravi, preludono a scenari funesti se questo campionato venisse cancellato, specie in assenza di radicali interventi a sostegno.
Debito monstre
Eccoli, i numeri: nel 2018-19 i costi della Serie A sono schizzati in alto di mezzo miliardo in 12 mesi, da 3 a 3,5 miliardi (3.548 milioni per l’esattezza), crescendo molto di più del fatturato, salito da 2,4 a 2,7 miliardi (2.722 milioni) al netto delle plusvalenze, e peggiorando la perdita aggregata, pari a 292 milioni contro gli 88 del 201718. Di conseguenza l’appesantimento della gestione contabile ha prodotto difficoltà di cassa generalizzate, come testimonia il preoccupante e cruciale incremento dei debiti che, al netto dei crediti, sfiorano ormai i 2,5 miliardi (2.482 milioni), con un balzo annuale di circa 300 milioni di cui un centinaio abbondante nei confronti delle banche e degli istituti di factoring, ora vicini a quota 1,5 miliardi. Quegli stessi istituti di factoring dai quali i club hanno già ottenuto (e in molti casi bruciato) gli anticipi dei proventi televisivi adesso a rischio. Con un indebitamento così elevato si moltiplica il rischio di implosione se l’attività, e quindi il flusso di cassa, non riprende.
Spendi e spandi
Le nostre squadre ci sono ricascate. Come già accaduto in passato, si sono fatte annebbiare dai nuovi contratti tv allargando i cordoni della borsa. La scorsa stagione, infatti, è stata la prima del nuovo ciclo che ha regalato incrementi per tutti, specie per le medio-piccole. Così le entrate della Serie A da diritti tv, comprensive dei proventi delle coppe europee, sono passate da 1,3 a 1,44 miliardi, e altri 100 milioni in più sono arrivati dai ricavi commerciali, attorno ai 650 milioni grazie principalmente al boom della Juve di Ronaldo e dell’Inter, mentre gli incassi da stadio ri