La Gazzetta dello Sport

Dieta, tapis, cumbia Piano Zapata contro la doppia frenata

A Bergamo con le sue tre «D», Duván in peso-forma con il controllo smart working

- Di Francesco Fontana- MILANO

Duván Zapata, nato a Cali il 1° aprile 1991, è arrivato in Italia nel 2013 dopo aver vestito le maglie di América de Cali (Colombia) ed Estudiante­s (Argentina): va al Napoli, dove resta fino al 2015 (15 gol in 54 presenze contando tutte le competizio­ni). Sceglie poi l’Udinese e nelle successive due stagioni realizza 19 reti in 65 gare. Nell’agosto 2017 si trasferisc­e alla Sampdoria (11 centri in 32 partite), ma saluta nel luglio 2018, momento in cui sposa il progetto dell’Atalanta, con la quale esplode definitiva­mente: nel 2018-19 segna 23 volte in 37 match. Quest’anno ha raggiunto quota 12 (11 gol in Serie A e uno in Champions).

Corsa e forza. Fino a qui, nulla di nuovo. Rispetto a prima, ci sono i compiti con i figli, qualche piatto da lavare e le lenzuola da sistemare. Sempre con uno sguardo alla sua Fondazione: la quarantena di Zapata è (anche) questa. Un periodo di stop forzato, paragonabi­le - nei tempi – al’infortunio di ottobre con la nazionale: out tre mesi, ora bisogna aspettare che passi l’emergenza per tornare. Un po’ a tutto: alla vita, alle belle cose della quotidiani­tà. Comprese quelle di campo: Duván scalpita e per farsi trovare pronto quando la A riempirà i week-end e quella famosa musichetta la settimana, ci sta dando dentro. Pure a Bergamo, nonostante i chiari limiti pratici. Dando un’occhiata a qualche settimana fa, oggi c’è una differenza: è un giocatore «completo». E l’area di rigore e la porta non c’entrano...

Il sudore e quella torta

A casa con la moglie Diana (l’artefice del nuovo taglio, da abbinare a un’insolita barba), il piccolo Dayton e la figlia Dantzel, lo sforzo fisico e i piaceri non mancano. Come nella serata di mercoledì, quando le sue «D» gli hanno preparato una festa speciale per gli anni appena compiuti: cena ordinata da «Vittorio» e una torta con un 29 al centro. In sottofondo la musica, meglio se cumbia colombiana, la colonna sonora che ascolta scendendo dal pullman con la squadra: sono alcune delle tante gioie che, tra ritiri e viaggi, non riesce a godersi al 100%. Di fronte a qualche caloria, in una giornata così bella, si può chiudere un occhio. È un compleanno, «sgarrare» può starci, ma vietato pensare che la bilancia stia andando oltre il consentito: il peso-forma c’è, l’alimentazi­one è impeccabil­e e il lavoro, condiviso e programmat­o con lo staff di Gasperini (con il quale si confronta ogni 24-48 ore), procede. Pure in coppia.

“Usciremo dal tunnel”

Un allenament­o al giorno (a volte anche due), in primis con un tapis roulant messo a disposizio­ne dalla società: con lui Diana, seppur – evidenteme­nte - a

●Un’immagine della famiglia Zapata (con Duván la moglie Diana, il piccolo Dayton e la figlia Dantzel) scattata mercoledì, giorno in cui il bomber ha compiuto 29 anni. ritmi diversi. Non manca la forza, nonostante non possa essere intensa come durante una settimana-tipo a Zingonia. Per entrambi, sudare è necessità e piacere. Anche in un periodo tanto delicato: Duván e sua moglie lo consideran­o catartico, una via per sentirsi meglio interiorme­nte. Per questo, al di là del dovere da profession­ista, diventa difficile farne a meno. E dopo la doccia, si torna padre e uomo, dando un’occhiata a ciò che sta accadendo in Italia, in particolar­e a Bergamo: «Il mio pensiero va alle persone che lottano contro il Covid-19. La festa, quella vera, la faremo insieme al termine di questo periodo. Illuminere­mo il futuro e recuperere­mo il tempo che ci ha fatto riflettere e capire che sono poche le cose che contano, sul serio», ha dichiarato ieri via Instagram, inoltre ringrazian­do chi si è fatto sentire attraverso i tantissimi messaggi di auguri.

Forza: non quella fisica

Il momento è duro, lo sport viene dopo, tuttavia il richiamo dell’erba e del pallone è forte. Così, tra un film e l’altro, Zapata si concede un «replay» di alcune vittorie dell’Atalanta, magari con qualche sua perla: si mette comodo sul divano per gustarsele, sognando di poter replicare il prima possibile. E finita la registrazi­one, altri compiti e piatti da lavare, al mattino una sana colazione e la rassegna stampa (italiana e colombiana) per restare informato su ciò che accade nel mondo. Poi, magari nel pomeriggio, una chiamataSk­ype in Colombia, per essere vicino alla sua Fundación: con Diana, infatti, sta organizzan­do con altri gruppi di beneficenz­a una raccolta di cibo e materiale sanitario, ciò di cui i connaziona­li hanno più bisogno. E Bergamo? Impossibil­e dimenticar­la, per la famiglia Zapata garantire il proprio contributo all’ospedale Papa Giovanni XXIII è un piacevole obbligo. Ecco la quarantena di Duván: tanta corsa e forza. Quella fisica, ma soprattutt­o di cuore. Ciò che oggi vale più di un gol segnato.

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Gigante Duván Esteban Zapata Banguero, 29 anni compiuti mercoledì, esulta dopo la tripletta realizzata nel 27 sul Lecce dello scorso 1° marzo
I milioni che l’Atalanta chiederebb­e alle società interessat­e, nel caso, ad acquistare Zapata (probabilme­nt e anche 50). Riscattato ufficialme­nte dalla Samp a gennaio, l’attaccante colombiano ha un contratto con la Dea valido fino al 30 giugno 2023 con ingaggio da circa 2 milioni più bonus.
GETTY IMAGES Una vita in A Gigante Duván Esteban Zapata Banguero, 29 anni compiuti mercoledì, esulta dopo la tripletta realizzata nel 27 sul Lecce dello scorso 1° marzo I milioni che l’Atalanta chiederebb­e alle società interessat­e, nel caso, ad acquistare Zapata (probabilme­nt e anche 50). Riscattato ufficialme­nte dalla Samp a gennaio, l’attaccante colombiano ha un contratto con la Dea valido fino al 30 giugno 2023 con ingaggio da circa 2 milioni più bonus.

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