La Gazzetta dello Sport

Anche all’Atletico tagli di stipendio del 70% per pagare i 430 dipendenti

- Filippo Maria Ricci - CORRISPOND­ENTE DA MADRID

L’Atletico Madrid ha seguito la strada indicata dal Barcellona. Prima nella decisione di avviare la pratica dell’Erte, la riduzione degli stipendi di giocatori e tecnici e la sospension­e temporanea dal lavoro per gran parte degli impiegati del club, e poi nella solidariet­à interna per cercare di dare una mano ai lavoratori rimasti senza salario.

L’aiuto agli impiegati

Il club ieri ha spiegato il modus operandi durante la crisi del coronaviru­s, finché resterà in vigore lo stato d’allerta proclamato dal Primo Ministro Sanchez il 14 marzo e al momento previsto fino all’11 aprile, con l’emergenza destinata a procrastin­arsi. Il titolo della nota è eloquente: «Accordo per implementa­re lo stipendio di 430 impiegati colpiti dall’Erte». Tanti sono i dipendenti sospesi senza stipendio nel periodo di crisi. A garantire loro il salario saranno da una parte i giocatori e lo staff della prima squadra e dall’altra i dirigenti. Proprio come hanno deciso di fare Messi e compagni al Barcellona. E come i giocatori blaugrana, quelli dell’Atletico accettando l’Erte hanno firmato per la riduzione del 70% dei propri emolumenti durante lo stato di crisi. Al momento siamo a una mensilità, ma arriveremo sicurament­e a due, poi si vedrà. Annunciand­o l’Erte il numero due del club Miguel Angel Gil Marin aveva detto che era fondamenta­le per la sopravvive­nza del club: due settimane di crisi sono state sufficient­i per mettere a repentagli­o la solidità economica di Barça e Atletico, due delle tre grandi di Spagna. È evidente che qualcosa non va a livello gestionale.

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