Anche all’Atletico tagli di stipendio del 70% per pagare i 430 dipendenti
L’Atletico Madrid ha seguito la strada indicata dal Barcellona. Prima nella decisione di avviare la pratica dell’Erte, la riduzione degli stipendi di giocatori e tecnici e la sospensione temporanea dal lavoro per gran parte degli impiegati del club, e poi nella solidarietà interna per cercare di dare una mano ai lavoratori rimasti senza salario.
L’aiuto agli impiegati
Il club ieri ha spiegato il modus operandi durante la crisi del coronavirus, finché resterà in vigore lo stato d’allerta proclamato dal Primo Ministro Sanchez il 14 marzo e al momento previsto fino all’11 aprile, con l’emergenza destinata a procrastinarsi. Il titolo della nota è eloquente: «Accordo per implementare lo stipendio di 430 impiegati colpiti dall’Erte». Tanti sono i dipendenti sospesi senza stipendio nel periodo di crisi. A garantire loro il salario saranno da una parte i giocatori e lo staff della prima squadra e dall’altra i dirigenti. Proprio come hanno deciso di fare Messi e compagni al Barcellona. E come i giocatori blaugrana, quelli dell’Atletico accettando l’Erte hanno firmato per la riduzione del 70% dei propri emolumenti durante lo stato di crisi. Al momento siamo a una mensilità, ma arriveremo sicuramente a due, poi si vedrà. Annunciando l’Erte il numero due del club Miguel Angel Gil Marin aveva detto che era fondamentale per la sopravvivenza del club: due settimane di crisi sono state sufficienti per mettere a repentaglio la solidità economica di Barça e Atletico, due delle tre grandi di Spagna. È evidente che qualcosa non va a livello gestionale.
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