IVAN ZAYTSEV
Sono giorni pieni di incertezze e speranze. Sono ore che hanno il sapore di una sconfitta che non ci aspettavamo e non ci meritiamo. Stiamo perdendo tanti nonni, con i loro ricordi e la memoria di guerre che hanno vissuto per tutti noi e sconfitto non senza perdere amici, parenti o la speranza. E credo che lo dobbiamo proprio a loro, per quello che ci hanno insegnato e la forza che ci hanno lasciato. Dobbiamo combattere tutti insieme, sotto un’unica bandiera verde bianca e rossa. Siamo tutti noi la squadra dell’Italia. Solo insieme torneremo ad abbracciarci consapevoli di aver lottato fianco a fianco. Tanti auguri cara Rosea, che i tuoi 124 anni te li porti benissimo. Che tu possa tornare a raccontarci di sport, la nostra passione, senza più sentirci in colpa per la nostra debolezza, di esseri umani che stanno facendo la loro parte ma che vogliono tornare a sognare il rumore del pallone e il canto dei tifosi
Uno dei miei appuntamenti quotidiani: La Gazzetta dello Sport è questo per me, ma credo per tutti coloro che amano lo sport e quello che lo circonda. Oggi ancora di più, visto che sono a Mogliano Veneto, chiusa in casa come è giusto che sia, e naturalmente con più tempo a disposizione rispetto alla vita di solo poche settimane fa. Mi chiedo anche: ma come faranno i giornalisti di Gazzetta a trovare sempre nuovi argomenti in questo periodo senza attività? Invece ogni giorno trovo cose interessanti. Mi sento anche un po’ parte della famiglia, scrivendo ogni settimana una rubrica per Sportweek. È un momento di sofferenza per moltissime persone alle quali sono vicina. Anche io non vedo l’ora si possa ripartire, ma è giusto che lo si possa fare in sicurezza. Grazie Gazzetta, che sai raccontare così bene lo sport. Buon compleanno in rosa!
prime pagine sono una testimonianza di conquiste civili e immani tragedie
1969: un grande passo