La Gazzetta dello Sport

JUVE BITURBO

Può contare su due squadre: ripartireb­be favorita

- Bianchin, Della Valle

C’è abbondanza in difesa a al centro con i due play. Dybala e Higuain si alternano accanto a CR7: se la sosta forzata finirà, Sarri disporrà di un organico che vale il doppio

Maurizio Sarri in un’intervista ha detto: «Mi occupavo dei cambi ed ero bravo. Manovravo decine di milioni e difficilme­nte sbagliavo». Parlava del lavoro in banca, ma il discorso vale anche per la seconda vita da allenatore. Juventus-Inter è stata la sua partita anche perché dalla panchina ha pescato il cambio giusto – era Dybala e va bene... non era così difficile pensarci – ma allo stesso tempo non ha sofferto Eriksen e Sanchez, i giocatori da decine di milioni usciti dall’altra panchina. Nelle prossime ore l’assemblea di Lega discuterà (anche) dei calendari dei prossimi mesi e il tema della gestione della rosa multimilio­naria torna sullo sfondo. Sappiamo che è troppo presto per avere garanzie sulla ripresa, ma abbiamo una certezza: se si riprenderà, la gestione dei campioni della Juve sarà un elemento fondamenta­le per scudetto e Champions. Sarri in Italia ha un punto e qualche campione di vantaggio – per profondità, con la Lazio non c’è paragone – ma l’utilizzo dei fenomeni può essere un fattore anche in Europa.

Douglas, Cataldi, Borja

Dimmi chi è il diciottesi­mo giocatore della tua rosa e ti dirò che allenatore sei. Perché il diciottesi­mo? Perché è più simbolico di altri, è l’ultimo della panchina secondo il format classico del calcio moderno, sopravviss­uto in Champions: undici titolari più sette riserve. Totale, diciotto. Il diciottesi­mo calciatore per minuti giocati in campionato al Psg è Colin Dagba, al Barça Carles Perez (che nel frattempo è passato alla Roma), all’Atletico Madrid Marcos Llorente. Ancora: al Bayern è Javi Martinez, al Liverpool Adam Lallana. Alla Juventus il diciottesi­mo è Douglas Costa e questo dice molto sulla rosa a disposizio­ne di Sarri (il discorso, se interessa, vale anche per Zidane: il diciottesi­mo al Real è Éder Militão, un difensore da 50 milioni...). Douglas Costa nella testa di MS è uno dei trequattro giocatori su cui costruire la Juve eppure ha finito per poco. Non è solo conseguenz­a dei mille problemi fisici di DC11: Douglas per 10 volte è finito in panchina... e quante sono le squadre che possono tenere uno così in panchina per 10 volte? Spostando il discorso sulle rivali scudetto, si intuiscono le proporzion­i: alla Lazio il diciottesi­mo è Danilo Cataldi – grande spirito, molto prezioso tra dicembre e febbraio, ma non un giocatore da alto livello europeo -, all’Inter Borja Valero. C’è differenza.

I tre prescelti

Sarri nella settimana pre-Inter ha pensato al tridente Dybala-Higuain-Ronaldo e quello sarebbe stato il grande azzardo. Alla fine ha scelto Douglas Costa ma alla ripresa avrà di nuovo tutte le carte in mano: 22 calciatori di alto livello. Può giocare con i tre attaccanti puri oppure, più prudente, difendere con quattro centrocamp­isti in linea. Può scegliere il tridente o cercare nell’armadio il trequartis­ta. Può scegliere un play di palleggio come Pjanic o un centrale completo come Bentancur. Ha almeno quattro mezzali di valore e quattro centrali difensivi da scudetto. Cinque, per chi considera probabile il ritorno di Demiral. Se il campionato fosse proseguito normalment­e, MS quasi certamente avrebbe provato ad andare avanti con Ramsey-Bentancur-Matuidi. Così, invece, si torna alla casella di partenza.

Scegliere (al buio)

Si tornerà alla partenza e torneranno anche tutti i giocatori, compreso chi è andato all’estecontri­buire

Mille possibiltà

Tridente oppure trequartis­ta, play o mediano Quante scelte...

Rischiatut­to

Il tris Dybala-Higuain-CR7 valutato anche per Juve-Inter

ro dalla famiglia. In quali condizioni, non si sa. Con quali regole per la quarantena, nemmeno. Con quali pretese, invece, è piuttosto semplice capirlo: vorranno giocare, tutti e sempre. Sarri, uomo di sinistra, ha detto di considerar­e questa prima parte di secolo come un’epoca di deriva civile, sociale ed economica ma questa volta siamo a un salto nel buio: lo stop di una nazione per oltre un mese è una prima volta storica, impossibil­e fare previsioni. Come per la formazione della Juve: tutti si proporrann­o, Sarri avrà in mano il gruppo più forte d’Italia e sceglierà. Si consoli: comunque vada, lo critichera­nno.

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(Foto: Leo Bonucci, Cristiano Ronaldo e Miralem Pjanic)
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GETTY Il re dei gol L’intoccabil­e Cristiano Ronaldo, 35 anni, seconda stagione alla Juve: 75 gare e 53 reti
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