Barzagli, nuova vita al via tra famiglia e studio E quel feeling con Allegri...
Entrato in corsa nello staff di Sarri, ha aiutato il tecnico con lo spogliatoio. In futuro può unirsi al vecchio maestro
Il giorno dopo è stato perfino più strano: Andrea Barzagli ieri si è svegliato senza la Juve addosso, seconda pelle per quasi 10 anni. Solo per qualche mese tra l’addio al calcio e l’ingresso nello staff di Sarri, Barzaglione si era sentito così. Libero, felice, ma senza una parte di sé, e non solo per il legame simbiotico con Bonucci e Chiellini. Un anno fa, però, era tutto diverso: ancora frastornato dopo tanto agonismo, non dubitava certo di rientrare in casa della Signora. Stavolta, invece, si chiude davvero un capitolo e se ne apre un altro dai caratteri non del tutto definiti. Come ha scritto lui, Barzagli penserà a sé e starà più vicino alla famiglia: tra ritiri e allenamenti, anche nel nuovo ruolo di assistente tecnico, non ha potuto viverla come sperava. E probabilmente tornerà nella sua Firenze, la città da cui è partito il sogno: starebbe a due passi da Coverciano, che ha intenzione di frequentare ancora. Per il resto, ci sarà tempo di tornare nel calcio giocato, magari con ruoli più definiti e in un altro staff. Ad esempio, il canale con Massimiliano Allegri non si è mai interrotto: il tecnico livornese, ben prima di averlo allenato fruttuosamente, è stato compagno di Barzagli per 6 mesi alla Pistoiese. Era il lontano 2000, la leggenda narra che fu Max a suggerire a Pillon di piazzarlo in difesa. Insomma, esiste un feeling di lunghissima data che diventa seria ipotesi per il futuro: quando Allegri siederà su un’altra panchina, nessuno potrà stupirsi di trovare Barzagli accanto.
Lavoro compiuto
Ogni previsione resta, comunque, prematura: il campione del mondo vuole prendersi il tempo necessario per capire che ne sarà del futuro. Aveva deciso da settimane di chiudere a fine stagione, la pandemia ha solo accelerato i tempi. Ha esaurito, in fondo, pure il compito alla Continassa. Non era nel gruppo di fedelissimi scelti da Sarri a giugno 2019, ma era subentrato a settembre col compito di cucire il rapporto allenatore-squadra. Lui, che di quello spogliatoio conosce ogni spigolo, doveva “ammorbidire” l’atterraggio del nuovo tecnico. La Juve ha così fatto scudo intorno a Sarri, soprattutto nella fase più difficile, quella iniziale, ricreando simbolicamente la leggendaria BBC. Ma ormai i rapporti risultano più distesi e non urge più la mediazione del decano. Barzagli, ovviamente, doveva pure tenere dritte le antenne sulla difesa, viste le tante novità di stagione: De Ligt e Demiral talenti da inserire, Cuadrado ala bizzosa da reinventare terzino. Se i due centrali e il colombiano hanno passato l’esame, un po’ del merito va al vecchio numero 15.
Futuro incerto
Il Barzagli calciatore è stato un difensore tra i più esperti, completi e pure sottovalutati di questa era. Il Barzagli collaboratore tecnico è un quasi 40enne che ha esplorato un mondo nuovo con curiosità. Ha voluto imparare il mestiere dalle basi, ma cambiare lato della barricata dopo tanti anni può essere straniante. Col passare dei mesi si è, infatti, reso conto di essersi ributtato nella mischia troppo presto. I rapporti con Sarri sono sempre stati buoni, ma non era facile inserirsi in uno gruppo consolidato, con ruoli e gerarchie rigide. senza grandi spazi alle deleghe. Intanto, l’ormai ex juventino ha completato d’estate il Corso Uefa B per allenatori: a settembre potrebbe presto fare gli altri step e allargare il curriculum. Sa che le porte a Torino non sono aperte, ma spalancate, quando avrà idee chiare e un bagaglio più ricco. Intanto, smetterà di stare, almeno in allenamento, accanto a Bonucci e Chiellini, fratelli più che compagni: strano, la BBC ha interrotto ancora le trasmissioni.
Andrea Barzagli
E’ stata una scelta di cuore, ma non per questo non sofferta. Volevo vivere più la famiglia
Ho scelto di privilegiare una famiglia a dispetto di un’altra, la Juve, a cui sarò legato in eterno