I 20 club votano sì «Vogliamo giocare» La data ipotizzata è sabato 20 giugno
Allenamenti collettivi: chiesti 10 giorni per il protocollo. A fine agosto si chiude
C’è una data anche per la B. E’ quella di sabato 20 giugno, una settimana dopo quella scelta dalla A per il ritorno in campo. Niente di ufficiale, ma una traccia molto indicativa. Le 20 società in Assemblea e hanno manifestato la volontà di tornare in campo. Qualche presidente mugugna, si dice scettico e preoccupato, però conta quello che si vota. E il responso è stato netto: 20 su 20, compreso il Livorno che nell’ultimo sondaggio era stato l’unico contrario.
Prima gli allenamenti
Bisogna andare per gradi, ovviamente. Innanzitutto si è parlato di ripresa individuale degli allenamenti, che al momento soltanto una dozzina di club sta facendo svolgere a titolo facoltativo: va ricordato che l’aspetto degli stipendi non è secondario, visto che lavorando senza obblighi il club non avrebbe il dovere di corrispondere gli emolumenti. Tutti i club, anche i più reticenti degli ultimi giorni, hanno aderito e a breve tutte le squadre daranno la possibilità ai loro atleti di rimettere i piedi sull’erba, magari con un pallone. Per quanto riguarda gli allenamenti collettivi (questi sì, obbligatori), mentre la A dovrebbe ricominciare a farli da lunedì 18, la B ha chiesto tempo, almeno 10 giorni in più dalla definizione del protocollo che la stessa Lega A, insieme a Figc e Governo, sta definendo limando i vari nodi. Un protocollo che magari più avanti potrebbe essere alleggerito (visti i costi...), se con il passare dei giorni il rischio contagio dovesse calare. Ma al momento, restano i 10 giorni richiesti dalla sua definizione per tornare ad allenarsi in gruppo, durante i quali verranno risolte le varie esigenze organizzative e gestionali.
A ruota della A
Poi ci saranno le partite, almeno si spera. L’Assemblea ha valutato che occorrono almeno due mesi per completare la stagione: mancano dieci giornate, più un recupero (AscoliCremonese), più i cinque turni dei playoff (turno preliminare, andata e ritorno semifinali, andata e ritorno finale) che comprenderebbero il playout. Se dovesse restare l’ipotesi del 20 giugno, a fine agosto tutto sarebbe completato, con un tour de force dalle tante criticità: rischio infortuni, caldo estivo, tempi di recupero ridotti (sono 15 finestre in 11 settimane). In questo modo però non si perderebbe tanto la distanza dalla A, che dovrebbe finire prima ma che, quando riprenderà, dovrà dare il tempo alle squadre salite dalla B per sistemarsi in vista del salto.
Gli interventi
L’Assemblea ha avuto ospiti importanti in video-conferenza, in primis i medici (Zeppilli, Perona, Salini) che hanno illustrato le misure sanitarie da tenere in questa fase e ai quali i presidenti hanno chiesto delucidazioni sul protocollo. E’ poi intervenuta la dottoressa Bellia della Fifa che ha spiegato le linee guida per l’estensione dei contratti a scadenza 30 giugno (su questo tema comunque ci sarà una decisione univoca del Consiglio federale, sempre su indicazione Uefa). Il presidente Mauro Balata infine ha spiegato: «Abbiamo istituito un coordinamento che possa aggiornare le società e fornire loro i servizi necessari per superare questa fase».
È stato istituito un coordinamento per aggiornare e aiutare le società
Vista la situazione creata dal Covid 19, per me il calcio passa in secondo piano
Le società faranno il possibile per tutelare i giocatori, ma non so se ce la faranno al 100 per 100
sTEMPO DI LETTURA 2’52”
Agazzi
Cremonese