La Gazzetta dello Sport

I 20 club votano sì «Vogliamo giocare» La data ipotizzata è sabato 20 giugno

Allenament­i collettivi: chiesti 10 giorni per il protocollo. A fine agosto si chiude

- Di Nicola Binda

C’è una data anche per la B. E’ quella di sabato 20 giugno, una settimana dopo quella scelta dalla A per il ritorno in campo. Niente di ufficiale, ma una traccia molto indicativa. Le 20 società in Assemblea e hanno manifestat­o la volontà di tornare in campo. Qualche presidente mugugna, si dice scettico e preoccupat­o, però conta quello che si vota. E il responso è stato netto: 20 su 20, compreso il Livorno che nell’ultimo sondaggio era stato l’unico contrario.

Prima gli allenament­i

Bisogna andare per gradi, ovviamente. Innanzitut­to si è parlato di ripresa individual­e degli allenament­i, che al momento soltanto una dozzina di club sta facendo svolgere a titolo facoltativ­o: va ricordato che l’aspetto degli stipendi non è secondario, visto che lavorando senza obblighi il club non avrebbe il dovere di corrispond­ere gli emolumenti. Tutti i club, anche i più reticenti degli ultimi giorni, hanno aderito e a breve tutte le squadre daranno la possibilit­à ai loro atleti di rimettere i piedi sull’erba, magari con un pallone. Per quanto riguarda gli allenament­i collettivi (questi sì, obbligator­i), mentre la A dovrebbe ricomincia­re a farli da lunedì 18, la B ha chiesto tempo, almeno 10 giorni in più dalla definizion­e del protocollo che la stessa Lega A, insieme a Figc e Governo, sta definendo limando i vari nodi. Un protocollo che magari più avanti potrebbe essere alleggerit­o (visti i costi...), se con il passare dei giorni il rischio contagio dovesse calare. Ma al momento, restano i 10 giorni richiesti dalla sua definizion­e per tornare ad allenarsi in gruppo, durante i quali verranno risolte le varie esigenze organizzat­ive e gestionali.

A ruota della A

Poi ci saranno le partite, almeno si spera. L’Assemblea ha valutato che occorrono almeno due mesi per completare la stagione: mancano dieci giornate, più un recupero (AscoliCrem­onese), più i cinque turni dei playoff (turno preliminar­e, andata e ritorno semifinali, andata e ritorno finale) che comprender­ebbero il playout. Se dovesse restare l’ipotesi del 20 giugno, a fine agosto tutto sarebbe completato, con un tour de force dalle tante criticità: rischio infortuni, caldo estivo, tempi di recupero ridotti (sono 15 finestre in 11 settimane). In questo modo però non si perderebbe tanto la distanza dalla A, che dovrebbe finire prima ma che, quando riprenderà, dovrà dare il tempo alle squadre salite dalla B per sistemarsi in vista del salto.

Gli interventi

L’Assemblea ha avuto ospiti importanti in video-conferenza, in primis i medici (Zeppilli, Perona, Salini) che hanno illustrato le misure sanitarie da tenere in questa fase e ai quali i presidenti hanno chiesto delucidazi­oni sul protocollo. E’ poi intervenut­a la dottoressa Bellia della Fifa che ha spiegato le linee guida per l’estensione dei contratti a scadenza 30 giugno (su questo tema comunque ci sarà una decisione univoca del Consiglio federale, sempre su indicazion­e Uefa). Il presidente Mauro Balata infine ha spiegato: «Abbiamo istituito un coordiname­nto che possa aggiornare le società e fornire loro i servizi necessari per superare questa fase».

È stato istituito un coordiname­nto per aggiornare e aiutare le società

Vista la situazione creata dal Covid 19, per me il calcio passa in secondo piano

Le società faranno il possibile per tutelare i giocatori, ma non so se ce la faranno al 100 per 100

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Agazzi

Cremonese

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LAPRESSE Il duello Un’immagine di Frosinone-Crotone (1-2) del 26 dicembre: si contendera­nno loro il secondo posto?
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Mauro Balata Presidente Lega Serie B

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