Cento GP, zero trionfi Ma Button e Rosberg poi sono diventati re
Lo spagnolo tra i 17 “esperti” senza successi: però in sei hanno iniziato a vincere più tardi
Nessuna vittoria in 102 GP disputati: il profilo di Carlos Sainz è l’opposto di Sebastian Vettel che quando approdò in Ferrari, nel 2015, aveva già conquistato 4 Mondiali con la Red Bull e vinto 39 (il primo con la Toro Rosso) dei 139 GP a cui aveva preso parte. Lo spagnolo è invece ancora a secco e difficilmente quest’anno riuscirà a cancellare lo zero con la McLaren.
Il muro
Sainz è uno dei 17 piloti ad aver disputato almeno 100 GP in F.1 senza nemmeno una vittoria. Gli fanno compagnia altri 3 colleghi attuali: Sergio Perez, arrivato a 176 GP, Romain Grosjean con 164 e Kevin Magnussen anch’egli a 102. A capeggiare questa classifica è il compianto Andrea De Cesaris che in 15 annate, dal 1980 al 1994, collezionò 208 GP totalizzando come miglior risultato i secondi posti del 1983 con l’Alfa Romeo a Hockenheim
Precedenti positivi
Tutto ciò però non significa che Sainz sia condannato a una carriera in F.1 senza soddisfazioni. Lo dimostrano quei piloti che nei loro primi 100 GP non avevano mai trionfato ma che poi, trovata l’auto giusta, si sono sbloccati. Due di questi sono italiani: Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli conquistarono il loro primo GP rispettivamente dopo 110 e 117 gare. I casi più esemplari sono però quelli di Nico Rosberg e Jenson Button che salirono per la prima volta in cima al podio al 111° e 113° GP e in seguito diventarono campioni del mondo. Dopo 6 stagioni complete senza vittorie, il figlio di Keke si sbloccò al GP Cina 2012 con la Mercedes. Si è ritirato a fine 2016 con un bottino di 23 vittorie e la corona sottratta a Lewis Hamilton. Dopo il primo successo con la Honda, al GP Ungheria 2006, Button dovette invece attendere quasi 3 anni per concedere il bis. Lo fece con la Brawn GP con cui divenne campione nel 2009. Quell’anno aveva come compagno Rubens Barrichello, un altro che ha iniziato a vincere dopo una lunga gavetta: il brasiliano sfatò il sortilegio al GP Germania 2000, suo 124° GP. Prima di approdare a Maranello era già salito 6 volte sul podio in 113 GP ma senza vincere. In 5 stagioni con la Ferrari conquistò invece 9 gare.
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