Rogo nel polo chimico Nube nera su Venezia
Potrebbe essere divampato a causa dello scoppio di un serbatoio che era in manutenzione, l’incendio esploso ieri mattina attorno alle 10 nello stabilimento della 3V Sigma di Marghera (Venezia). Alle fiamme sono seguite una serie di esplosioni e dal luogo del rogo si è subito alzata una coltre di fumo nero, ben visibile in tutta la provincia. Il Comune di Venezia e l’Arpa regionale, in attesa delle analisi dell’aria, hanno invitato i cittadini a rimanere in casa e non aprire le finestre. Nel vasto incendio, che ha impegnato 30 automezzi e 90 operatori, alcuni operai sono rimasti coinvolti: il bilancio parla di un ustionato, un ferito e vari intossicati. I feriti sono stati trasportati in elisoccorso ai centri grandi ustionati degli ospedali di Padova e Verona. I rappresentanti dei lavoratori dell’azienda denunciavano - già l’anno scorso - ore di lavoro in eccesso e turni di riposo saltati, chiedendo nuove assunzioni per far fronte alla carenza di organico e ridimensionare i turni. Insieme ad altri avvenuti nel resto d’Italia nei giorni scorsi, l’incidente riapre la lunga serie di infortuni sul lavoro che nel 2019 ha visto circa mille vittime e, nei primi tre mesi del 2020, ne ha registrate almeno 166. Intanto, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa segue l’evoluzione della vicenda «per verificare che non ci siano rischi ambientali».