Il nuovo stadio come un fortino E avrà un hotel
Giulini esulta: «La nostra casa». Si parte a fine 2021?
Il presidente Tommaso Giulini l’ha accolta con un tweet: «Un passo decisivo di un’ambiziosa avventura chiamata nostra casa». Ieri il Cagliari ha ufficializzato la firma dell’accordo con Sportium per l’incarico di progettazione definitiva del nuovo stadio. Uno stadio innovativo i cui lavori (ci vogliono almeno due anni) potrebbero cominciare alla fine del 2021. Anche se tutto è nelle mani della burocrazia.
Capo spedizione
«Sarà un fortino», sentenzia l’architetto Massimo Roj che seguirà tecnicamente l’opera. Sulla quale, per conto del club, lavora il consigliere d’amministrazione Stefano Signorelli che aveva accompagnato anche la Sardegna Arena messa in piedi nel 2017 con 127 giorni di lavoro. A tempo di record. Ora si lavora per il nuovo Sant’Elia. «Siamo orgogliosi di poter dire che sarà l’unico stadio costruito da zero. Sarà la più importante opera fatta in Sardegna negli ultimi 50 anni. Uno stadio impattante che possa creare vantaggio sul campo al Cagliari», spiega Signorelli. «Lavoreremo molto sulla main stand, da dove si entrerà. All’interno dell’impianto ci saranno gli uffici della società e uno store. Ma penseremo al resto, come all’albergo con vista mare e vista stadio. Anche se le norme italiane sono più restrittive rispetto agli altri stati europei». È possibile il riutilizzo dei materiali del vecchio Sant’Elia. Ma Signorelli è cauto: «Bello, ma è solo un’ipotesi». 1’03”
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