L’Inter ritenta l’assalto a Cavani
Nel Psg ci sarà un solo posto in attacco: o per Icardi, che vuole restare, o per l’uruguaiano, che ancora non rinnova. E Marotta ci riprova
Parigi è sempre una buona idea, aveva ragione Audrey Hepburn. Ed è una buona idea pure se non è inedita. Edinson Cavani e l’Inter, sfilata numero tre degli ultimi 12 mesi. Quella dell’estate scorsa è nota a tutti, il pensiero di Marotta e Ausilio quando sembrava non andare a buon fine l’assalto a Romelu Lukaku.
Ma il filo non s’è spezzato. L’inseguimento è continuato, il retroscena racconta di un tentativo rimasto nascosto dell’Inter lo scorso gennaio. Tra una chiacchierata per Eriksen e una per Giroud (il cui rinnovo fino al 2021 è stato ufficializzato dal Chelsea), il club di Zhang tentò seriamente l’approccio a Cavani, proprio mentre il mondo intero accostava l’uruguaiano all’Atletico Madrid. Il Matador declinò l’offerta, spiegando di voler concludere la stagione a Parigi. Ecco: ora quei fili sono stati riallacciati. L’Inter ha messo nel radar Cavani, un’altra volta ancora. E l’aveva fatto ben prima di veder sfumare Dries Mertens: i nerazzurri rivoluzioneranno il proprio attacco, intorno a Lukaku serviranno con ogni probabilità tre nuove figurine, c’è bisogno di battere molteplici piste.
Uno o l’altro
La partita va giocata di fino, va lavorata con precisione. Perché Cavani aspetta tuttora un segnale di rinnovo da parte del Psg. Ma in qualche modo questa possibile proposta dipende dall’Inter stessa. Il club francese manterrà in organico solo uno tra Cavani e Icardi, non c’è spazio per tutti e due nell’organico della prossima stagione. E i segnali recentissimi portano a credere che Maurito resti a Parigi. L’ex capitano nerazzurro e la moglie Wanda - ieri protagonisti sui social con foto «milanesi» - hanno già comunicato a Leonardo, d.s. dei francesi, di voler restare. E il Psg è determinato a chiudere l’affare: entro fine mese scade l’opzione di riscatto da 70 milioni di euro, Leonardo chiede uno sconto per chiudere a quota 50, l’Inter non ha voglia di scendere a quella cifra. L’incastro è servito: una pedina libera l’altra. Poi, evidentemente, servirà spendersi per Cavani. Spendersi a tutti gli effetti, con un biennale oneroso, per quanto di sicuro lontano dai 12 milioni di euro netti che
guadagna il Matador sotto la Torre Eiffel.
Scaloni spinge
Da un argentino all’altro. Perché Lautaro resta la bussola intorno al quale orientarsi per il mercato nerazzurro. Il Toro ha un accordo col Barcellona da 10 milioni di euro a stagione. Ma ha un altro tipo di... accordo pure con l’Inter, ovvero quello di non forzare la mano, di non arrivare alla rottura. Ecco perché siamo ora in una fase di stallo tra Inter e Barcellona, fase che presumibilmente precede non di molto quella risolutiva. I catalani devono trovare le risorse, intese come contanti, per chiudere l’affare. Marotta e Ausilio in questa fase sono fermissimi: c’è il gradimento come contropartite sia per Firpo sia per Semedo. Ma è ovvio che la differenza la farà il cash. E il primo garantirebbe un introito maggiore rispetto al portoghese. Scaloni, c.t. dell’Argentina, su Lautaro si è esposto in questo modo: «Non è facile prenderlo dall’Inter, che è un grande club e ha un presidente potente. Certo, per la Seleccion più partite Messi e Lautaro giocano insieme e meglio è».
Timo apre
Altre parole, che in qualche modo fanno ben sperare l’Inter. Sono quelle di Yussuf Poulsen, danese del Lipsia e dunque connazionale di Eriksen, compagno di squadra di Werner: «L’ho detto a Timo, ogni tanto arriva il momento di cambiare aria. Posso capire la scelta di Eriksen: l’Inter è un top club di Serie A». Magari è un consiglio per il futuro. Werner è l’obiettivo ormai chiaro dell’Inter, profilo ideale per età e prospettiva per sostituire Lautaro. Su Werner, in un incrocio che in qualche modo ricorda quello Icardi-Cavani col Psg, si è mosso anche il Barcellona, per stanare l’Inter. Ma la vera rivale per il tedesco è nota da tempo ed è il Liverpool, che in inverno aveva già raggiunto un accordo di massima con l’agente del tedesco. I Reds hanno ancora una posizione di vantaggio. Però Werner, rispetto a due mesi fa, ora sta prendendo in considerazione l’ipotesi di un trasferimento in Italia. Forse Poulsen non ha citato Eriksen a caso...