Reparto extra large e Chiellini in più Per fare nove serve una difesa top
Sarri ora dietro è quasi al completo (aspettando il rientro di Demiral) e punta sul capitano e sui cambi per centrare anche quest’anno l’obiettivo tricolore
Massimiliano Allegri sosteneva che i campionati si vincono con le difese, non con gli attacchi, e in effetti i numeri gli hanno sempre dato ragione, perché negli anni dei 6 scudetti conquistati (il primo con il Milan, gli altri 5 con la Juventus) la sua squadra ha sempre chiuso con la miglior retroguardia della Serie A. La difesa è anche il pallino di Maurizio Sarri, che da ieri ha di nuovo il reparto quasi al gran completo: dopo Cristiano Ronaldo, sono rientrati alla Continassa pure Szczesny e De Ligt che come il portoghese hanno fatto i 14 giorni di quarantena. I due s’aggiungono a Buffon, Chiellini, Bonucci e Rugani, che già da diversi giorni lavorano individualmente nel centro sportivo bianconero, e di tutta la retroguardia resta tra gli indisponibili il solo Demiral.
Cambi in abbondanza
Quando sarà pronto anche il turco (che continua nel suo programma di recupero atletico dopo l’intervento al crociato e dovrebbe essere arruolabile per metà luglio), il Comandante avrà una batteria di 7 uomini, 2 portieri e 5 difensori centrali, da poter alternare nell’intensa corsa al tricolore, che prevede incontri ogni tre giorni. L’obiettivo è ricostruire quella solidità difensiva che ha caratterizzato la lunga striscia dei recenti successi bianconeri e tornare a essere il muro più invalicabile della A.
Il rientro del capitano
Per questo sarà particolarmente importante il recupero a pieno regime di Giorgio Chiellini, che prima dello stop forzato per coronavirus aveva giocato 156 minuti. King Giorgio è stato il punto fermo delle ultime otto annate bianconere, sempre presente e spesso determinante. Ne hanno beneficiato Conte prima e Allegri dopo, Sarri invece si è dovuto subito rassegnare a farne a meno: Chiello si è fatto male alla vigilia della seconda di campionato (crociato) ed è rientrato appena qualche settimana prima della sospensione del campionato. Anche per questo (oltre che per il cambio radicale di filosofia in difesa) la Juventus dietro ha patito più delle stagioni precedenti. Le statistiche raccontano di 24 reti subite in 26 partite, una in più della Lazio (che al momento ha la miglior difesa della A). Mai dal 2011-12 erano state così tante dopo lo stesso numero di partite in A. La Juventus scudettata del passato recente ha sempre avuto la miglior difesa e, a parte l’anno scorso, si è sempre tenuta ben sotto i 30, oscillando tra i 20 e i 27 a fine campionato.
La vecchia coppia
Chiellini tornerà a fare coppia più o meno fissa (con impegni così ravvicinati il turnover sarà d’obbligo) con Bonucci, con cui quest’anno ha giocato una sola volta (Parma-Juventus, debutto in A, zero gol subiti). Sarri conta molto sulla loro empatia in campo per rendere la Juventus più solida e meno vulnerabile.
Esperienza e gioventù
Chiello può funzionare anche in tandem con De Ligt, meno marcatore e più tecnico del capitano: l’azzurro e l’olandese non hanno giocato insieme neppure un minuto finora, mentre Matthijs è stato il partner più frequente dello stakanovista Bonucci, il bianconero più utilizzato da Sarri. Infine Rugani, che può stare accanto senza problemi ai due compagni di nazionale ma anche di De Ligt. Così come Demiral, che ha fatto molto bene finché non si è infortunato. In porta il titolare è Szczesny, ma Buffon è più di un secondo, che quando viene chiamato in causa garantisce la massima affidabilità. Sarri ha in casa il giusto mix di esperienza e freschezza: dosando gli uomini con intelligenza, la Juventus potrà riprendersi la corona di reginetta della A. Che non è uno sfizio fine a se stesso, ma la via maestra per aggiungere il nono scudetto consecutivo alla bacheca bianconera.
Testa a testa I bianconeri in A hanno incassato 24 reti, una in più della Lazio