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Con la sua Isabella
arrivato a sorpresa nella finestra di mercato invernale. La Fiorentina aveva acquistato dal Genoa il talento Kouame e stava trattando Criscito. Poi, dal cilindro di Daniele Pradè è spuntato Kevin Agudelo. Nel progetto a “tutta qualità”, caro a Rocco Commisso, il talento colombiano ci sta a meraviglia. Kevin, per il momento, non ha avuto grande spazio ma sono bastati alcuni numeri in allenamento a convincere tutti. Compreso Giancarlo Antognoni, uno che “quelli giusti” sa riconoscerli a prima vista. La storia di Agudelo merita di essere raccontata fin dai primi passi. Quando quella che poi è diventata sua moglie gli regalò le scarpe da calcio. Lui non aveva i soldi per comprarle. «È una favola ed è stato un momento decisivo della mia carriera. Mi stavo allenando per giocare la prima partita da professionista. Purtroppo non avevo scarpe adatte. La mia fidanzata Isabella, pure lei cal
I suoi campioni di riferimento?
«Ho sempre avuto un debole per Ronaldinho. Il suo calcio era gioia, spensieratezza. Classe straordinaria e grande concretezza. Mi è dispiaciuto molto quando è finito in carcere».
3 3Un
altro modello è Iniesta. «Uno dei più forti di sempre. Intelligenza tattica fuori dal comune e tecnica straordinaria. Lui e Ronaldinho sono stati veri fenomeni non riesco a paragonarmi a loro».
3Nella
Fiorentina la immaginano da regista alla Pirlo.
«È un progetto che mi affascina. Poter giocare nel ruolo che ha fatto grande Pirlo. Ascoltando i consigli del mister spero di essere sulla strada giusta».
3I
È un altro dei miei punti di riferimento Vorrei avere qualcosa in comune con lui
suoi obiettivi?
«Sogno di giocare una coppa europea, speriamo di riuscirci presto con la Fiorentina».
●La moglie Isabella, calciatrice a sua volta, ha avuto un ruolo fondamentale all’inizio della sua carriera: gli regalò un paio di scarpe per l’esordio da professionista, Kevin non aveva i soldi per comprarle
momento più bello e quello più triste della sua esperienza nel Genoa?
«Il mio esordio in Serie A è stato un giorno speciale. Tra l’altro è coinciso con il mio primo gol con i rossoblù. L’episodio più triste contro il Lecce quando per una mia ingenuità sono stato espulso per doppia ammonizione. Ho lasciato i miei compagni in 10 in un momento delicato. Thiago Motta che mi ha fatto debuttare in A diventerà un grande mister. Cerca il risultato con il gioco».
3Cosa
l’ha colpita del presidente Commisso?
«Ha una carica incredibile. Ci fa sentire la sua vicinanza».
3E
di Iachini?
«Mi ha fatto debuttare a Torino con la Juve. È molto attento ai
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giocatori che più l’hanno impressionata in serie A? «Ribery, Chiesa e Castrovilli poi, CR7, Ibra, Lukaku».
Ha un grande legame con la mamma Monica Adriana. «Quando ho festeggiato il mio primo compleanno dopo aver giocato poche partite da professionista le chiesi come regalo quello di “aiutarmi” a fare un gol. Quella sera fui il migliore in campo e tre giorni dopo segnai la mia prima rete. Non fu merito mio, ma di Dio che mi fece realizzare quel sogno attraverso le preghiere di mia mamma».
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