Il Covid colpirà duro: vanno in fumo 90 milioni di ricavi
La cancellazione della corsa costa cara al Principato: la F.1 più remunerativa di rally, tennis e Festival del Circo
La mancata disputa del GP Monaco costerà al Principato 90 milioni di euro. Questa è la ricaduta economica dei 4 giorni del GP di Formula 1 sul minuscolo Stato, secondo uno studio pubblicato un paio d’anni fa dall’Istituto Monegasco di Statistica e di Studi Economici. Una cifra che ribadisce la superiorità dell’evento sulle altre manifestazioni organizzate in loco, dal Festival Internazionale del Circo, al Rally, dal Masters 1000 di tennis, al Monaco Yacht Show.
Minori presenze
Eppure le presenze a Monaco (37.550 residenti) il giovedì e il venerdì della gara, rilevate grazie ai telefonini, sono inferiori a quelle dei medesimi giorni delle altre settimane di maggio. Complice la chiusura di molti uffici, il giovedì transitano 72.245 persone, a fronte di una media di 85.216, e il venerdì 74.811 rispetto agli 85.138 abituali. Quando il GP entra nel vivo, i dati si invertono: 77.872 persone al sabato e 84.121 per la gara. Il surplus è di oltre 24 mila persone nel Principato la domenica (59.922 le altre domeniche) e 11 mila in più la vigilia (67.076 un sabato qualunque). Però solo il 21 per cento dei turisti del GP dorme a Monaco, il 28 rincasa in giornata e il 51 per cento alloggia fuori.
Quanto si spende
Nei quattro giorni i visitatori spendono 68,3 milioni di euro, determinati da tre voci quasi identiche: 18,1 milioni di euro per dormire (non solo hotel, ma anche affitti), 18,6 milioni di euro per ristorazione e bar e 18 milioni di euro per biglietti e accesso a punti che offrono una visuale sul circuito, terrazzi e barche. Ci sono poi 6,9 milioni di incassi da souvenir e shopping, 2,6 milioni di fatturato dei trasporti (elicotteri su tutti) e 4,1 milioni da altre voci (incassi dal porto, affitti di spazi pubblici, quote pagate dagli ambulanti). Ai 68,3 milioni, definiti ricadute economiche indirette, si aggiungono 21,7 milioni di euro, tasse incluse, di ricadute economiche dirette: sono le spese organizzative sostenute dall’Automobile Club de Monaco (ACM), quelle di comunicazione e marketing di ACM Sport et Marketing e le spese per il rifacimento dell’asfalto. Il totale è pari a 90 milioni e non include il guadagno d’immagine per il Principato né gli effetti sui comuni francesi limitrofi. La conferma che organizzare un GP di F.1 rimane una fonte di business.