Violare il protocollo anti-Covid? Come truccare una gara
Sanzioni fino all’esclusione dal torneo E si cerca ancora l’autorità «terza» per validare tutti i controlli dei club
Violare il protocollo vale come truccare una partita. Un’altra delle decisioni del consiglio federale è stata quella di equiparare infatti le sanzioni in caso di mancata effettuazione dei controlli sanitari previsti per prevenire il contagio da Covid-19 a quelle previste per l’illecito sportivo. Si passa dall’ammenda ai punti di penalizzazione, fino addirittura all’esclusione dal campionato. Ma come può essere misurata la violazione? «È valutata — dice il comunicato finale diffuso alla fine del consiglio della Federcalcio — in funzione del rischio per la salute dei calciatori, degli staff, degli arbitri e di tutti gli addetti ai lavori esposti al contagio da COVID-19, nonché dell’accertata volontà di alterare lo
Più ispettori
Il protocollo approvato da Federcalcio e Lega, e che ha ricevuto il via libera dal Comitato tecnico-scientifico e dal governo, prevede controlli preventivi e periodici in particolare per l’effettuazione dei test molecolari (i tamponi), che devono essere effettuati ogni quattro giorni. Un’omissione di questa periodicità sarebbe inevitabilmente considerata una «grave violazione». Vista la situazione, la Federcalcio ha deciso di rafforzare il pacchetto di mischia dei suoi collaboratori, già al lavoro sui campi in questi giorni di ripresa agonistica. Ce ne saranno 31 in più, quasi tutti «professionalità esperte in materia medico-sanitarie».
L’autorità «terza»
Questo farà la Federcalcio. Altro discorso è invece quello che dovrebbe impostare la Lega di A (ma il discorso riguarda pure la B) anche su sollecitazione dei medici sociali. In questo caso, però, si tratterebbe di uno strumento a disposizione dei club. Dovrebbe essere individuata nei prossimi giorni l’autorità «terza» che validerà i controlli. In pratica, questo soggetto dovrebbe indicare ai club le disponibilità di strutture sanitarie private per effettuare gli esami, e raccogliere tutti i referti, verificando tutti i risultati provenienti dai laboratori individuati dal territorio. La scelta dell’autorità «terza» dovrà essere fatta in fretta, prima della ripartenza del campionato.