La Gazzetta dello Sport

PIÙ JUVE, MENO INTER DA CORSA LA DEA TIENE, IL NAPOLI CRESCE

- Di Luigi Garlando

PPSAMPDORI­A

PProviamo a fare un test sierologic­o alla Serie A che sta per ripartire in condizioni nuove e sconosciut­e. Quali squadre sono più a rischio e quali più immuni al Corona-ball? Considerar­e la sola panchina è riduttivo, aggiungiam­o altri tre esami (corsa, atteggiame­nto tattico, fattore campo) e testiamo le varie zone della classifica.

Ancora più Juve

Nella graduatori­a dei chilometri percorsi in campionato, più della metà delle squadre (11) è compresa tra i 108 e 109 mila. Juve e Lazio sono nel gruppone.

Spicca l’Inter staccata in testa con 112.814 km. Spia di potenza atletica, ma anche di un limite tattico: la squadra di Conte, che ha meno qualità creativa di Juve e Lazio, è condannata ai ritmi alti per creare pericoli: pressing e assalto continuo, specie in fascia. Infatti è seconda per numero di cross utili (175, dietro al Lecce 187). Quando rallenta, come contro il Napoli in Coppa Italia o in tanti secondi tempi per mancanza di alternativ­e in panca, si normalizza. Il guaio è che ora correre, ogni tre giorni, sotto il sole estivo, diventerà molto più stressante, anche se Conte ha recuperato pedine preziose (Sensi, Sanchez, Eriksen...). Juve e Lazio, tatticamen­te diverse, si compensano. Sarri ha il numero record di azioni con 10 o più passaggi: 461, secondo il Napoli (425). Quando si racconta che a Torino non è arrivato il sarrismo, si dice una bugia. Inzaghi invece va di fretta, non ricama.

Testiamo il campionato che sta per ripartire, alla luce di quattro fattori: la condizione atletica, l’atteggiame­nto tattico, le porte chiuse, la rosa. Cambiano le condizioni di gioco e cambierà la competitiv­ità delle squadre in gara. La Juve, grazie a una panchina profonda e alla qualità di palleggio, può intercetta­re la fatica meglio di altri. La Lazio punterà forte sulle verticaliz­zazioni veloci. L’Inter dovrà ricorrere di più alla panchina. Atalanta e Napoli più attrezzate di Roma e Milan che inseguono. In coda Udinese e Torino devono tenere la guardia alta. 109.113 108.990 108.392 108.374 107.496 107.189 107.130 107.116 106.258 105.645 104.387 108.034 107.728

E’ quello che con una sequenza di passaggi guadagna in media più terreno (16,8 metri), secondo solo a Gattuso (17,1 m). In altre parole: la Juve sa rallentare e riposare palleggian­do; la Lazio economizza facendo correre la palla veloce in verticale, perché come ricordava il saggio Liedholm, la palla non suda. Il segreto tattico della grande stagione della Lazio è stato saldare in mediana la qualità di Milinkovic a quella di Luis Alberto, rinunciand­o a un centrocamp­ista più incontrist­a. Il passo indietro ha imposto al serbo un lavoro senza palla che ora, con partite ogni tre giorni, diventerà ancora più dispendios­o. Infatti Inzaghi, allertato dal piccolo infortunio, sta pensando di riportarlo accanto a Immobile. Sarà la stessa Lazio? Sarri invece non ha bisogno di ritoccare la lavagna. La Juve sta meglio anche con i cambi: 1.938’ pescati in panca, più di tutte in A, contro i 1.753’ della 109.815 109.688

Più Dea che Roma

112.814

Lazio che però ha segnato di più con le riserve (7-5). L’Inter da corsa è ultima con 1274' e un solo golletto dei panchinari. Più di 700’ di fatica in più per i titolari nerazzurri. E, purtroppo per Conte, anche il fattore campo è penalizzan­te. In questo senso: l’Inter, caratteria­lmente tosta come il suo mister, è la squadra che ha raccolto più punti in trasferta (29). Non si fa intimidire. Ma ora il fattore campo sparisce e, come dimostra la Bundesliga, diventerà più facile per tutti vincere fuori. Esito del test in zona scudetto: il corona-ball dovrebbe esasperare le posizione acquisite. Juve, Lazio e Inter ancora più prima, più seconda e più terza.

L’Atalanta sembra ben attrezzata per assorbire l’assalto Champions della Roma. Uno dice: la Dea non potrà correre come prima. Poi vai a vedere i chilometri percorsi (108.908) e sco

112

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